Fino a pochi giorni fa sembrava che Sardegna promozione avesse interrotto le attività nel maggio scorso. Da quella data in poi, silenzio assoluto. Qualcosa cambia pochi giorni fa, quando all’improvviso – e su probabile suggerimento dell’Ufficio trasparenza della Regione – il tappo salta e iniziano a zampillare decine di documenti. Raccontano nero su bianco il modus operandi dell’agenzia sotto la direzione di Mariano Mariani, uomo-ombra di Ugo Cappellacci che l’ha piazzato ai vertici di viale Trieste nel luglio del 2011. Dopo la comparazione di vari curricula, dicono. Nelle carte compare di tutto e di più, tanto che il conto finale supera i 9 milioni di euro in un anno o poco più. Paradossalmente, quel che scarseggia è la promozione dell’Isola. E questo, a vedere le iniziative finanziate, non sorprende.
Come si può, ad esempio, pretendere di vendere l’Isola ai turisti organizzando concerti nei caseifici? Eppure è successo anche questo, grazie all’associazione Spazio aperto, che scrive a Mariani (leggi il documento originale) e propone “l’originalissima rassegna ‘I concerti della Via Lattea’. Talmente originale che in Emilia, senza finanziamenti pubblici (guarda) e con l’impegno di Arci e Legacoop, va avanti dal 2003 (www.concertivialattea.it). Tant’é: i soldi arrivano puntuali. Forse anche grazie al presidente dell’associazione Spazio aperto, un nome una garanzia: è il cagliaritano Maurizio Porcelli. In politica con Forza Italia dal 1994, attuale consigliere comunale di opposizione, già presidente della commissione Cultura e componente del consiglio di amministrazione dell’Ente lirico.
Molto conosciuto in città, da qualche tempo l’esponente di centrodestra è noto anche alla Procura della Corte dei conti, che pochi giorni fa ha puntato il dito contro la gestione “clientelare e sprecona” della Scuola civica di musica nell’era Porcelli, allora nominato dall’ex sindaco di Cagliari e attuale senatore Emilio Floris. Secondo la Procura, il danno per l’erario ammonta a poco meno di 230mila euro. Denari che dovrebbero essere restituiti alle casse pubbliche non solo da Porcelli, ma anche, tra gli altri, dal maestro Luigi Puddu, nominato direttore artistico della Scuola civica fino al 2021 con uno stipendio di 2.500 euro al mese. Si parla dello stesso Puddu che nel marzo dello scorso anno ha avuto l’onore di inaugurare i concerti della Via Lattea. Inoltre, sulla gestione della Scuola civica, è in corso anche un’inchiesta della Procura di Cagliari per peculato, abuso d’ufficio e tentata truffa.
Secondo i conti di Porcelli, il costo totale dell’iniziativa (otto concerti tra marzo e ottobre 2013) è pari a 33mila euro. Così ne chiede 32mila all’Agenzia di Mariano Mariani e con ampio slancio di generosità, assicura che l’associazione sborserà i mille rimanenti. Alla fine, da Sardegna promozione ne arriveranno 15mila. Bazzecole certo, in confronto ai 9 milioni di euro totali. Ma la vicenda rende l’idea di come un’agenzia nata con lo scopo di promuovere l’immagine dell’Isola, si sia ritagliata il ruolo di semplice bancomat, spesso utilizzato a favore di amici e noti personaggi vicini al centrodestra, come raccontano i documenti che pubblicheremo nei prossimi giorni. E le ricadute sul turismo sardo? Non pervenute.
Pablo Sole
(immagine da www.concertivialattea.it)