Spiagge sarde depredate, l’assessora Laconi: “Basta furti di sabbia, sanzioni più severe”

Servono sanzioni più dure contro i turisti che arrivano in Sardegna e saccheggiano le spiagge, portando via sabbia, ciottoli, conchiglie. Lo sostiene l’assessora all’Ambiente della Giunta Todde, Rosanna Laconi, che prende di mira i trasgressori pensando di alzare il tiro con multe più severe. ”Chi arriva in Sardegna trova i cartelloni che lo avvisano del divieto di portare via sabbia e conchiglie, ma non basta”, ha detto.

Tra ieri e oggi gli ultimi due episodi, con turisti laziali e tedeschi fermati al porto mentre stavano partendo con sassi e conchiglie. ”È un problema di educazione civica, di informazioni che dovrebbero arrivare dalle famiglie ma noi facciamo il possibile per informare chi arriva in Sardegna sui divieti – ha detto all’Adnkronos l’assessora -. Ma non è un problema solo nostro, c’è sempre quello che in montagna estirpa la stella alpina o danneggia un monumento a Roma”.

”I cartelli sono giganteschi, non è un problema di informazione perché quelli che cercano di portarsi via sabbia e conchiglie sanno che non si può fare. Ma nei porti e aeroporti li fermano sempre – aggiunge Laconi -. Bisogna aumentare le sanzioni ed essere ancora più severi. Se con le buone non si riesce a ottenere il rispetto bisogna che il prezzo da pagare sia alto, in modo che faccia da deterrente”. Resta da capire l’aspetto tecnico della questione, ma la volontà di intervenire è chiara. ”Se possiamo legiferare in merito o trovare misure per intervenire in questo settore, lo faremo di sicuro – conclude -. Continuiamo con le campagne di informazione, come stiamo facendo per il pericolo di incendi e la richiesta di non sprecare l’acqua. Ma forse oltre manifesti e brochure serve qualcosa di più’‘.

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