Il Coordinamento unitario dello spettacolo dal vivo in Sardegna (Cuss), che rappresenta 130 imprese, tira un sospiro di sollievo e definisce “un traguardo eccezionale” il finanziamento triennale per il settore, arrivato dalla Finanziaria in discussione in Consiglio regionale. Si tratta della prima volta nella storia dell’autonomia sarda con una dotazione finanziaria di 9 milioni per il 2022, 9,5 milioni per il 2023 e 10 milioni per il 2024.
Soldi arrivati “grazie all’impegno dell’assessore alla Cultura, Andrea Biancareddu, e di tutta l’assemblea che ha votato in maniera unanime. Questorappresenta un importante riconoscimento per le 130 imprese ed organismi associativi professionali con più di quattromila lavoratori, che operano nel settore dello spettacolo dal vivo nell’isola”.
Questo comparto ha pagato e continua a pagare più di ogni altro le conseguenze della crisi pandemica da Covid-19 e l’importante provvedimento legislativo “consentirà finalmente a tutti gli operatori dello spettacolo di poter programmare l’attività con una prospettiva pluriennale di maggiore serenità e di crescita”.
I rappresentanti del Cuss guardano al futuro e “nel clima di reciproco riconoscimento e di fiducia, è ora possibile avviare il confronto politico e istituzionale per regolamentare stabilmente e compiutamente questo comparto, in tutta la sua ricchezza e complessità, attraverso una legge regionale di settore”.