Si mobilita il mondo dello spettacolo dal vivo. Agis Sardegna (Agenzia Generale dello Spettacolo), Cosass (Coordinamento Organismi Spettacolo e Arti Sceniche della Sardegna) e Federcultura (Confcooperative Sardegna) chiedono risorse adeguate e regole per il settore. E annunciano una serie di azioni unitarie di sensibilizzazione sulla crisi che investe il comparto. Al centro delle iniziative c’è il taglio dei fondi pubblici e “l’assenza di visione strategica e programmazione da parte della politica e delle istituzioni a cui sollecitiamo il confronto – sottolineano in una nota congiunta -. Nella Finanziaria e Bilancio 2016 non sono presenti gli elementi di svolta attesi e più volte annunciati, né per quanto attiene alle risorse né per l’adeguamento del quadro normativo e di regole”.
Agis, Cosass e Federcultura chiedono un incremento delle risorse ordinarie stanziate in bilancio per il settore rapportate al valore storico consolidato (interventi ex art.56 – almeno 11 milioni di euro). Ancora sottolineano l’urgenza di un tavolo di confronto con gli operatori e l’avvio della discussione per concretizzare e accelerare l’emanazione dei bandi per l’utilizzo dei fondi Por 2014-2020. Ancora nella nota si sottolinea l’urgenza di un allineamento con la normativa nazionale e con le strategie di sviluppo del settore per il superamento del ritardo accumulato nei confronti del Mibact (nuovi decreti in generale e residenze in particolare).