Sostenitori di Piergiorgio Massidda a loro insaputa: è successo a decine di esponenti della sinistra che si sono ritrovati iscritti a un gruppo Facebook dell’ex senatore azzurro, candidato sindaco alle Comunali del prossimo maggio con una lista civica. E sul social è scoppiato il caso, tra proteste e nomi noti. Tanto che col passare delle ore fioccano le cancellazioni.
Il gruppo in questione ha quattro amministratori: lo stesso aspirante primo cittadino (attraverso i suoi profili Piergiorgio Massidda e Piergiorgio Massidda Due), più i fedelissimi Marco Pili, addetto stampa all’Autorità portuale di Cagliari, e Francesco Cabras, dipendente ex Esaf. Alle 10,17 di questa mattina, gli iscritti erano 11.238, scesi a 11.220 quaranta minuti dopo.
Il gruppo, tuttavia, non è nuovo: come si può verificare dai tags a destra della schermata, si tratta di una vecchia pagina, nata quando Massidda era presidente dell’Autorità portuale. In questi giorni, per creare un’ulteriore vetrina elettorale, è stato cambiato il nome. L’altro ieri, invece, è partita la catena delle iscrizioni d’imperio, alla quale hanno contribuito gli aspiranti consiglieri comunali candidati nella civica dell’ex senatore.
È stato il fotografo Dietrich Steinmetz, storico sostenitore di Zedda, a sollevare ieri notte il caso. “Ma dai, iscrivere me al gruppo ‘Sostenitori di Massidda’. Devono essere proprio a corto di simpatizzanti o speravano che cambiassi le mie posizioni politiche?”. Questa mattina l’ha seguito un altro vendoliano di stretta osservanza, Marcello Sovjet Cadeddu, che con Sel era in corsa alle Regionali del 2014. Cadeddu ha pubblicato un post alle 9. “C’è un vizio brutto su Facebook, quello di cambiare nome ai gruppi – si legge sulla sua pagina -: cosicché tu ti iscrivi agli amici del fungo porcino e poi ti trovi a sostenere questo o quel candidato sindaco”.
La prima nota esponente della sinistra cagliaritana che compare tra gli iscritti nel gruppo di Massidda, è Lilli Pruna, la sociologa che nel 2011, tra le altre cose, tenne a battesimo la candidatura di Massimo Zedda a sindaco di Cagliari, insieme a Luigi Cogodi e a Gianluigi Gessa. Ma in quota Sel la Pruna è stata anche direttore generale dell’assessorato al Lavoro ai tempi della giunta Soru. Poi ecco Alessandro Mongili, sociologo e docente universitario anche lui, indipendentista di ferro, candidato alle Regionali del 2014 con Sardegna Possibile di Michele Murgia.
Scorrendo ancora gli iscritti nel gruppo, compare Efisio Arbau, leader e fondatore de La Base. Poi ecco Roberto Murru, presidente del Ctm nominato nella municipalizzata cagliaritana del trasporto pubblico in quota Pd. Tra i sostenitori di Massidda a loro insaputa ci sono pure Pietro Maurandi, deputato diessino dal 2001 al 2007; l’economista Giuseppe Melis Giordano, altro indipendentista vicino alla Murgia; il consigliere comunale di Cagliari, Filippo Petrucci; il responsabile Comunicazione di Tiscali, Gianluca Nonnis.
Tra gli iscritti d’imperio e che si sono cancellati, vengono segnalati invece Barbara Argiolas, assessore al Turismo nella giunta Zedda, e Angela Quaquero, la psicologa ex presidente ad interim della Provincia di Cagliari dopo le dimissioni di Graziano Milia. Dal gruppo è uscito anche il consigliere comunale Giovanni Dore. Lo stesso hanno fatto i sellini Ignazio Tolu, ex assessore in Provincia, ma anche Alessio Cadeddu, Nicola Cabras e Salvatore Sardu.
Vero che su Facebook, con un semplice clic, si possono iscrivere i propri amici ai gruppi (moda esportata anche su WhatsApp attraverso improbabili chat). Ma forse in campagna elettorale sarebbe meglio puntare su adesioni personali, anziché fare all’ingrosso.
Al. Car.
(@alessacart on Twitter)