Primo giorno di scuola per buona parte dei 200mila studenti, per i quali è stato anticipato di 48 ore il rientro in classe. In Sardegna, infatti, il rientro in classe era previsto per il 14 settembre, ma con l’opzione per gli istituti di modificare la data.
Il presidente della Regione, Christian Solinas, si è rivolto agli studenti, invitandoli a “coltivare la conoscenza attraverso lo studio per accrescere le competenze e accorciare le distanze. In un mondo in continua evoluzione, caratterizzato da una forte spinta tecnologica, lo studio rappresenta lo strumento migliore per andare incontro alle sfide future”, ha detto il governatore.
Ancora dalla sua nota. “La Sardegna, oggi più che mai, ha bisogno del vostro genuino entusiasmo e della vostra sete di conoscenza e sapere – ha chiosato Solinas copiando un passaggio di uno dei più celebri scritti di Antonio Gramsci, pubblicato sul primo numero de L’Ordine Nuovo e che racchiudeva il concetto di egemonia culturale (Gramsci però non è citato dal presidente). Se riusciremo a costruire un futuro migliore – prosegue la nota della Regione – sarà anche grazie a voi. Buon inizio di anno scolastico a tutti gli studenti e le studentesse sarde”.
Solinas ha detto che gli studenti sono “una risorsa per la Sardegna” e ha rivolto un pensiero anche ai professori: “L’insegnamento è una missione che richiede sacrificio e spirito d’amore per la professione. Agli insegnanti e a tutto il personale della scuola, che insieme ai genitori sono chiamati a svolgere il lavoro più duro, va il più sincero e affettuoso augurio di buon lavoro”.
