Soldi del Pnrr, ex sindaci: “Investire risorse per gli asili”

L’associazione nazionale degli ex sindaci – “Gruppo ’93” lancia un appello alle Regioni, alle Province e ai Comuni “perché non sprechino le opportunità date dalle risorse del Pnrr per la crescita del livello di istruzione della popolazione ristrutturando e costruendo asili nido e scuole materne in tutti i territori, anche i più piccoli, ove vi sia presenza di quelle fasce d’età”.

In una lunga lettera aperta, firmata tra gli altri da Massimo Zedda (Cagliari), Sergio Cofferati (Bologna); Valentino Castellani (Torino) Nicola Sanna (Sassari) e Paolo Zanotto (Verona), gli ex primi cittadini di una trentina di città ricordano che “sono circa 3 i miliardi previsti dal Pnrr per la costruzione o ristrutturazione dei servizi per la prima infanzia a cui si aggiungono i 700 milioni già assegnati dal Governo a questo obiettivo. Riteniamo che sarebbe compito delle Regioni far sì che le domande dei Comuni si trasformino in progetti finanziati e realizzati – osservano – È giusto che Il Ministero e l’Anci collaborino per evitare i rischi di uso incongruente delle risorse disponibili”.

“Secondo l’Istat il sistema degli asili privati e pubblici del nostro Paese è in grado di accogliere solo il 24% dei bambini residenti in Italia da 0 a 3 anni. Gli asili nido nel Sud e nelle Isole sono un miraggio – scrivono – Se negli anni della crisi della finanza pubblica era comprensibile (anche se non accettabile) la riduzione dell’offerta pubblica nei servizi scolastici per la prima infanzia, ora, con il Pnrr che prevede forti stanziamenti in materia, la rinuncia dei Comuni a potenziare questa prima fascia strategica dell’educazione e dell’istruzione sarebbe una scelta irresponsabile – concludono – Data la relazione stretta tra asili nido e scuole materne, inclusione sociale, riduzione dell’abbandono scolastico, aumento delle competenze e crescita dell’occupazione femminile”.

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