Servono 4 milioni di euro per i dipendenti delle società in house delle otto Province sarde, compresa la copertura finanziaria dei contratti di lavoro flessibili (in massima interinali) della Provincia di Cagliari sino al 31 dicembre 2015. L’Assessorato regionale degli Enti locali ha effettuato una ricognizione per conoscere il reale fabbisogno delle Amministrazioni, non coperto da entrate di bilancio in seguito ai tagli imposti dalle ultime manovre finanziarie dello Stato. Il dato è emerso durante la Conferenza permanente Regione-Enti locali, presieduta dall’assessore Cristiano Erriu, che ha discusso i provvedimenti correttivi per garantire la sopravvivenza delle amministrazioni locali in questa fase di transizione, in vista della legge di riordino. Servirà una leggina del Consiglio regionale per stanziare queste ulteriori risorse.
La Conferenza ha anche discusso di alcune modifiche alla legge regionale 6/2012, che fissa i criteri di trasferimento delle risorse del Fondo Unico. “L’obiettivo che si vuole raggiungere – spiega l’assessore regionale Erriu – è quello di dare un po’ di ristoro agli enti locali, sottoposti alle regole del ‘bilancio armonizzato’ come tutte le pubbliche amministrazioni, e svincolare così il pagamento del Fondo Unico dai rigidi criteri stabiliti dalla precedente normativa. Nella proposta di emendamento il pagamento del Fondo Unico è lasciato all’accordo tra Regione ed enti locali che dovrà essere raggiunto in sede di Conferenza permanente. In questo modo sarà possibile venire incontro ai Comuni, che spesso hanno oggettive difficoltà di cassa e di spesa causate dalla eccessiva rigidità delle norme sui bilanci”.