Slittano i correttivi del collegato alla Manovra, l’opposizione: “Centrodestra in confusione”

Non è bastata una proroga, serve ancora più di una settimana alla maggioranza di centrodestra per poter presentare gli emendamenti al collegato alla Manovra finanziaria 2023 atteso per il mese di aprile in Aula, ma sempre più a rischio di slittamento. I termini per i correttivi sarebbero dovuti scadere domani alle 12, ma sono stati posticipati a venerdì 31 marzo alle 12. Ieri doveva essere la conferenza dei capigruppo di maggioranza nell’Aula del Consiglio a esaminare le proposte di modifica al testo che, come più volte confermato dall’assessore alla Programmazione, Giuseppe Fasolino, non conterranno provvedimenti finanziari perché le risorse sono state esaurite con la Manovra. Ma l’assenza dell’assessore Fasolino ha fatto rimandare l’incontro per condividere gli emendamenti di Giunta e Consiglio.

Sconcertati i consiglieri e commissari di opposizione: “La discussione del dl collegato alla Finanziaria assume tratti sempre più ridicoli – sottolinea Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti -. Il rinvio di oggi è la certificazione, se ancora ce ne fosse bisogno, dello stato confusionale di una maggioranza, di una Giunta e soprattutto di un presidente ormai al capolinea. Se avessero un briciolo di senso della realtà dovrebbero ritirare il collegato e sostituirlo da specifiche leggi di settore – puntualizza l’esponente della minoranza – il cui iter potrebbe iniziare subito nelle commissioni competenti. Un percorso più lungo ma almeno sarà più probabile trovare in Aula soluzioni condivise per problemi esplosivi come quelli della sanità”.

L’opposizione non arretra e chiede “totale trasparenza e veto preventivo a qualunque norma intrusa – ribadisce Agus -. È inaccettabile che dl collegati e leggi Omnibus si trasformino in un assalto alla diligenza in cui si trascura l’indispensabile e si finanzia il superfluo a beneficio di ben individuate conventicole”. In attesa dell’iter del provvedimento finanziario, l’Aula si riunirà martedì 28 alle 16 per discutere la mozione di sfiducia presentata dalla minoranza contro il governatore Christian Solinas. L’opposizione chiede di votare la sfiducia al presidente per aver espresso, tramite l’assessore alla Sanità, Carlo Doria, il parere favorevole in Conferenza delle regioni sul ddl Calderoli sull’autonomia differenziata.

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