Via libera stamane dalla Commissione Autonomia del Consiglio regionale alla legge che dispone il rinvio delle elezioni di secondo livello per gli organi provinciali, e dunque la proroga degli attuali commissari. Slitterà dunque in autunno il voto per le nuove Province, inizialmente previsto per giugno. La norma – approvata a maggioranza e con il voto contrario delle opposizioni – approderà in aula il 29 aprile, subito dopo le celebrazioni per “Sa Die”, come deciso sempre questa mattina dalla conferenza dei capigruppo.
“La legge prevede la proroga dei tempi e dei ruoli degli amministratori straordinari per le province, resasi necessaria per una motivazione giuridicamente fondata – spiega il Pd Salvatore Corrias, presidente del parlamentino – che è quella dell’indizione dei referendum presso le popolazioni interessate, come previsto dal nostro statuto speciale”. Proroga, rimarca Corrias, dettata anche da una ragione organizzativa, “in quanto occorre addivenire ai decreti di reistituzione delle Province così come previsto dalla legge 7 del 2021. Era quindi necessario prorogare i termini fino all’autunno”.
All’attacco le minoranze con Fausto Piga, vice capogruppo di Fdi: “Ancora una volta si arriva in ritardo sui temi: non bastava il ‘poltronificio sanità’, ora si va avanti con il ‘poltronificio Province’. Occorreva predisporre elezioni in maniera puntuale, come stabilito nella precedente legge, invece ci si inventa una proroga. E’ evidente che questa norma rischia di essere impugnata, perché si sta allungando il brodo in maniera inusuale”.
Nella riunione di oggi, via libera dal parlamentino anche all’articolato della norma sull’istituzione del comparto unico Regione-enti locali: “In questo caso c’è stata una condivisione pressoché unanime da parte dei commissari – fa sapere Corrias-. Torneremo in Commissione per l’approvazione definitiva del testo, assunti il parere del Cal e la relazione tecnico-finanziaria. Dopodiché auspicabilmente si andrà in aula”.