Simeoni, il presidente corso: “Al lavoro anche per i non indipendentisti”

“Abbiamo vinto le elezioni, abbiamo fatto soffiare un vento di speranza, adesso realizzeremo cose concrete per i figli e le figlie del popolo corso”. Questa la convinzione di Gilles Simeoni, presidente del Consiglio esecutivo della Corsica, in visita istituzionale in Sardegna per due giorni, con diversi esponenti del suo esecutivo. Distinto, solare, figlio dell’indipendentista storico Edoardo Simeoni, con i suoi 48 anni si appresta a guidare il nuovo cammino politico della Corsica.

Sono trascorsi solo alcuni mesi dalla vostra vittoria elettorale, cosa cambierà per la Corsica?

Noi siamo figli e figli di una lotta lunga cinquant’anni, abbiamo impiegato altri vent’anni per capire che dovevamo terminare con l’uso della violenza, adesso grazie a questo terremoto democratico ci prenderemo la responsabilità di lavorare perché la Corsica cresca e si sviluppi concretamente.

Quali sono i vostri obiettivi primari?

La situazione della Corsica è molto simile alla Sardegna. Abbiamo gravi problemi di occupazione e infrastrutturali. Ma non vogliamo trascurare la cura dell’ambiente nè quello culturale. Lavoreremo indistintamente per tutti i corsi, a prescindere dalla nostra “famiglia politica”.

Che significato ha la sua visita in Sardegna?

Ha un significato essenzialmente politico. Sono convinto che la collaborazione fra le nostre isole possa portare ad una operatività su molti campi fondamentali per entrambi: dal trasporto marittimo e aereo, ai temi dell’energia e dell’ambiente, sino ai temi culturali come quello linguistico che ci lega fortemente, in particolare con la Gallura.

Che vantaggi ci sono per Corsica e Sardegna di lavorare insieme?

I nostri territori hanno molto in comune, sia per i problemi attuali che viviamo, sia per la storia che abbiamo avuto. Sono convinto che la collaborazione possa portare a migliorarci a vicenda, per costruire delle società più giuste e responsabili.

Ha qualche consiglio da dare ai sardi rispetto al percorso politico indipendentista?

Noi non siamo nessuno per dare consigli. Ognuno conosce bene il proprio territorio e il proprio popolo, noi abbiamo scelto di lavorare per l’oggi, per prenderci le responsabilità della politica quotidiana e migliorare le nostre condizioni attuali. Ma lavoriamo per tutti i corsi, anche per chi non è indipendentista.

Come state vivendo la grande ondata migratoria dalla Siria e dai tanti paesi africani di questi ultimi anni?

Noi siamo una società aperta, democratica, e tollerante. Siamo figli della modernità e non possiamo certo dimenticare il nostro percorso storico e sociale. La storia millenaria della Corsica è una storia di una terra che ha sempre accolto tutti a prescindere dalla razza e dalla religione. Per noi in queste migrazioni non c’è niente di nuovo. Per noi chi arriva in Corsica diventa corso.

Ornella Demuru

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