Siglato il ‘Patto per Buggerru’ nell’anniversario dell’eccidio del 1904. Todde: “Sardegna capofila nella lotta per i diritti dei lavoratori”

A Buggerru per onorare la memoria dei minatori uccisi il 4 settembre del 1904 per difendere il diritto al lavoro. Con i sindacati che hanno rilanciato rilanciato l’importanza dei diritti dei lavoratori.

A suggellare la commemorazione, nel corso della mattinata, la firma del Patto di Buggerru – un protocollo d’intesa per la qualità, la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – tra la presidente della Regione Alessandra Todde e i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Fausto Durante, Pierluigi Ledda e Francesca Ticca.

“Partendo da qua volevamo che quello che rimanesse fossero gesti concreti – ha detto la presidente Alessandra Todde nel suo intervento dopo la firma del Patto-. Per una volta è bello che la Regione venga ricordata per un evento che è il primo e unico. Sfideremo gli altri presidenti di Regione perché servono questi passaggi nazionali. La Sardegna si conferma capofila nella lotta per i diritti dei lavoratori. E sono orgogliosa di esserne la presidente e di poter rappresentare il nostro popolo.”.

Un atto importante che parte da un territorio segnato da lotte sindacali e proteste.
“Oggi molte cose sono cambiate, ma si continua a parlare di sfruttamento e di morti bianche – ha detto l’assessore dell’Industria Emanuele Cani -. Dal sacrificio dei minatori di Buggerru, che hanno poi aperto la strada alle rivendicazioni e alle altre battaglie per il diritto a condizioni umane, si deve partire per garantire qualità, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. E in questo percorso ognuno deve fare la sua parte: imprese e istituzioni. Lo si deve a quei minatori e alle generazioni future”.

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