Servitù militari, indennizzi per i Comuni. Continua la battaglia per liberare le aree

Potranno contare su oltre 1,2 milioni di euro di indennizzi, i Comuni gravati dalle servitù militari. La Giunta ha approvato una delibera che permette di rendere immediatamente disponibili le risorse finanziarie, destinate alle quattro macro aree individuate che sono La Maddalena, Capo Frasca, Quirra e Capo Teulada. Si tratta di fondi recuperati dalle annualità 2010-2014, che non saranno persi e per i quali la Regione ha ottenuto il via libera del Governo per utilizzarli per il 2019. Ma è proprio con Roma che l’amministrazione regionale prosegue la battaglia per rendere pienamente disponibili molte aree interessate dalle servitù militari. Un obiettivo che il presidente della Regione, Christian Solinas, vuole perseguire: “Nei mesi scorsi, sono state totalmente liberate dai vincoli le spiagge di Porto Tramatzu [nella foto a fianco] e di S’Enna e S’Arca, destinate per anni a uso esclusivo delle forze Armate”, sottolinea il governatore.

Queste due località, la prima a Capo Teulada, la seconda a Capo Frasca, sono state cancellate dalle aree definite di ‘preminente interesse nazionale’ e riconsegnate alla Regione al termine di un lungo iter che si è concluso dopo la firma del protocollo d’intesa siglato con il ministero della Difesa. La trattativa, però, continua, perché “debbono ora tornare alla Sardegna e ai sardi – conclude Solinas – anche molte altre aree che fanno parte del nostro inestimabile patrimonio ambientale. Si tratta di passaggi fondamentali in vista di nuove importanti intese con il Governo”.

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