Bocciato in commissione congiunta Attività produttive e Ambiente della Camera l’emendamento al dl competitività presentato dal deputato di Unidos, Mauro Pili, con l’obiettivo di evitare l’abbassamento dei limiti di inquinamento nelle basi e poligoni militari, equiparandolo alle aree industriali. La modifica proposta era l’ultima speranza per non far passare la norma, visto che in commissione si blinda il provvedimento perchè il Governo porrà la fiducia per l’approvazione finale del testo. “Era l’unica possibilità – spiega Pili all’ANSA – visto che non sono stati presentati emendamenti da altri parlamentari sardi (a parte quello dei Cinquestelle dichiarato inammissibile, ndr)”.
“Con un colpo di mano – attacca il deputato sardo – sono state cancellate le bonifiche nelle aree militari, nei terreni di Teulada, Quirra e Capo Frasca. I parametri raddoppiati per condonare di fatto inquinamenti che avrebbero comportato costi e responsabilità. Con un colpo di spugna il governo Renzi impone un vero e proprio condono sulla devastazione militare in Sardegna. Si tratta di un golpe ambientale che cancella norme e dispone salvacondotti per tutti coloro che si sono resi artefici di un inquinamento a base di torio e uranio. Tutto questo – tuona ancora Pili – avviene con la complicità di tutti i partiti della coalizione di governo che hanno fatto scena muta dinanzi ad una norma che rappresenta uno schiaffo alla Sardegna. Il fatto che il Pd non avesse segnalato nessun emendamento per il voto era il preannuncio di un parere contrario del governo e dei relatori al mio emendamento che prevedeva la cancellazione del condono”. A favore dell’emendamento hanno votato, invece, il gruppo Cinquestelle e Lega Nord. Secondo l’ex governatore della Sardegna, “se la Regione esiste deve impugnare questo provvedimento davanti alla Corte Costituzionale”.