La Rete ha espulso i quattro senatori M5S (Orellana, Campanella, Battista e Bocchino) che hanno criticato Beppe Grillo per lo streaming con Matteo Renzi, e i parlamentari sardi si sono divisi.
Sulla propria pagina Facebook, attraverso più post, si è espresso il senatore Roberto Cotti che non ha nascosto il dissenso. “Ci sono almeno 30 senatori contrari all’espulsione – ha detto -. Anch’io ho votato contro, ma non significa che me ne voglia andare dal Movimento. Voglio solo puntualizzare che hanno votato 60 deputati su 106, e 15 senatori su 50. Una minoranza che ha deciso. A me sembra un paradosso. Di fatto i 4 espulsi si vanno ad aggiungere ad altri 4. Se vanno via altri due possono formare un gruppo autonomo al Senato. E credo che questo non giovi al movimento, molto più di qualche dissenso espresso davanti ai microfoni”.
La più critica è stata però la deputata Paola Pinna. “Le procedure per l’espulsione non sono state rispettate. Io ho votato contro, anche perché sono contro le epurazioni. Ho partecipato all’assemblea e c’era un clima sereno. La situazione reale è molto meno drammatica di come viene dipinta dai media. L’espulsione è stata una sanzione esagerata”.
Più neutrali altri due deputati, Andrea Vallascas e Manuela Serra. Così il primo: “L’espulsione non può essere uno strumento utile. Uno ci deve arrivare da solo a capire se restare o meno nel movimento”. Questa la posizione della Serra: “In realtà – ha detto – nell’assemblea non abbiamo espulso i quattro senatori. Abbiamo rimesso alla Rete la decisione. E questa è stata da subito la mia posizione. C’è stata massima trasparenza nelle nostre scelte, come dimostra lo streaming che ha documentato la riunione. Non credo che il risultato del voto porterà a una scissione. Alla Camera il clima è molto disteso, noi discutiamo tutto. Mi spiace che non si capiscano i motivi di questo provvedimento”.
Tra i sostenitori delle espulsioni, ecco invece il deputato Nicola Bianchi. “In linea di principio – ha spiegato – sono contro simili provvedimenti, ma in questo caso ci sono alcuni componenti della nostra rappresentanza parlamentare che danneggiano il gruppo con le loro dichiarazioni. Qualsiasi cosa buona venga fatta, alla fine passa quasi in secondo piano dalla ricerca del pettegolezzo, dello scoop, della frizione all’interno dei 5 Stelle”.