Sei nomi per una ‘Sardegna Possibile’: ecco chi sono gli assessori di Michela Murgia

Quattro uomini e due donne, età media di quarantotto anni, scelti attraverso la progettazione partecipata. Michela Murgia ha presentato stamattina a Cagliari i primi sei assessori della sua eventuale Giunta regionale. I nomi sono quelli di Omar Onnis, di Nuoro assessore alla Cultura; Salvatore Corveddu, di Pattada, assessore all’Industria; Rita Cannas, di Quartu, assessore al Turismo; Emanuele Scalas, di Oristano, assessore all’Ambiente, Anna Sulis, di Ovodda, assessore all’Agricoltura, Filippo Scalas, sindaco di Nurachi, assessore agli Enti locali. A ciascuno di loro la candidata presidente di Sardegna Possibile ha fatto trovare un ‘regalino’: un pacchetto di libri attraverso cui farsi ispirare quando, nelle prossime settimane, dovranno raccontare ai sardi come svolgerebbero il loro compito di assessori.

“Oggi vi sveliamo solo i primi sei assessori della Giunta – ha spiegato la scrittrice – perché vi avevamo detto che li avremo presentati prima delle elezioni, ma non vi avevamo detto che ve li avremmo detti tutti insieme. I prossimi nomi verranno rivelati dopo gli Ost su quelle tematiche. Ad esempio, il nome dell’assessore alla Sanità verrà reso noto il 5 gennaio, quando ci sarà il laboratorio su quella materia, a Cagliari”.

“Tante persone ci hanno detto che è un suicidio politico fare i nomi degli assessori prima delle elezioni, perché non avremo niente da negoziare dopo”, ha detto la Murgia. “Noi, invece, siamo convinti che gli elettori debbano conoscere prima cosa c’è nella scatola di governo, perché i regali a scatola chiusa il più delle volte, in questi anni in Sardegna, non hanno soddisfatto per niente”.

“Le scelte – ha spiegato ancora la scrittrice di Cabras – sono cadute sulle persone emerse dai laboratori e dagli incontri che si sono svolti intorno ai relativi temi. Gli Ost che abbiamo fatto fino a ora, nascono intorno a diverse sensibilità, sviluppano progetti e all’interno di questi gruppi di lavoro emergono persone che poi si fanno garanti delle scelte che andremo a fare in quegli ambiti”.

Ad occuparsi di Enti locali sarà Filippo Scalas, classe 1968, insegnante, sindaco di Nurachi, piccolo Comune – 1800 abitanti – della provincia di Oristano. Se nominato, porterà in Giunta la sua esperienza di amministratore locale (ci tiene a ricordare che il suo Comune è uno dei pochi che hanno approvato in Sardegna il piano urbanistico conforme al Ppr. Promette un confronto paritario tra l’assessorato e il più piccolo paesino della Sardegna.

Cinquant’anni, di Quartu, Rita Cannas avrebbe la delega del turismo. Laurea in scienze politiche in Sardegna, specializzazione fuori dall’Isola (con una borsa di studio al Cnr sullo sviluppo sostenibile, un master in metodologia della ricerca applicata al turismo a Glasgow e un dottorato di ricerca in economia a Bologna), attualmente è ricercatrice dell’università di Cagliari e all’università di Malta con una borsa di studio della Commissione Europea. Assicura che l’Ost sarà il metodo di lavoro dell’assessorato regionale, per riposizionare la Sardegna sul mercato e andare oltre lo stereotipo fatto di solo mare e di sola estate.

Lunga esperienza sindacale alle spalle, Tore Corveddu avrebbe in carico la patata bollente dell’industria. Pattadese, 61 anni, nella Cgil è stato segretario nazionale dei chimici, e in Sardegna ha guidato la segreteria generale nella provincia di Sassari e quella regionale sempre nel settore chimico. Intorno alla parentesi nel sindacato una vita professionale svolta al centro ricerche della Fiat a Torino e come tecnico del petrolchimico di Portotorres. Il suo obiettivo sarà cambiare la prospettiva degli ultimi anni, quando “abbiamo rinunciato ad essere protagonisti del nostro futuro e ci siamo acconciati a vivere dentro l’emergenza, senza chiedere conto a chi a quell’emergenza ci ha costretti”.

Prima presidente di Slow Food della Sardegna, Anna Sulis, 55 anni, di Ovodda, ha scritto i disciplinari dei presidi del Fiore Sardo e della pompìa di Siniscola ed è formatrice ed esperta di sviluppo rurale. Conosce il mondo delle imprese agricole, comprese quelle piccolissime. Il suo obiettivo è ripartire dalla filiera del cibo: “È fondamentale per la Sardegna salvare l’agricoltura, solo salvando l’agricoltura si salvano i nostri paesi e tutta la regione”.

Omar Onnis, 44 anni, nuorese, a partire dal saluto rivolto in sardo alla platea fa capire che se diventasse assessore si muoverebbe sui binari del recupero dell’identità. Militante e iscritto di Progres, è stato tra i promotori di Sardegna Possibile. Storico per formazione, in passato è stato bibliotecario, e recentemente ha scritto un saggio intitolato “Tutto quello che sai sulla Sardegna è falso”.

Trentotto anni, oristanese, ingegnere per l’ambiente e il territorio, Emanuele Scalas lavora con l’Unione dei comuni fenici (Cabras, Nurachi, Palmas Arborea, Riola Sardo, Santa Giusta, Villaurbana). L’idea che regala alla platea è smettere di giocare in difesa, quando si parla di ambiente: “L’energia rinnovabile, il vento, il sole, può essere una ricchezza. Sui rifiuti, basta pagare e basta, cominciamo a guadagnarci sui rifiuti”. Non l’ambiente come cartolina, insomma ma come volano per l’economia.

Ciascun assessore, come detto, stamane ha trovato alcuni libri, scelti personalmente dalla candidata presidente. Nel pacchetto di Filippo Scalas due saggi, “La nobile arte dell’insulto” e “Come abbattere un regime”. Rita Cannas potrà cercare spunti su “L’importanza dei luoghi comuni”, “Gente indipendente” di Iperborea e in piccolo trattato sulla superbia. Al sindacalista Tore Corveddu, due libri a tema: “Il mondo che nasce” di Adriano Olivetti e “L’oro nero dei Moratti”, oltre a un piccolo trattato sull’ira (“perché lo vorrei un po’ incazzato”, ha spiegato la scrittrice). Anna Sulis per elaborare le politiche per l’agricoltura potrà rifarsi al “Piccolo ricettario per cuochi perdigiorno” di Roberta Deiana, un saggio sulla gola e una raccolta di poesie. Per Omar Onnis un classico della letteratura del novecento come “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury e un libro di poesie del Barigadu, Campidano di Oristano e Montiferru. A Emanuele Scalas il manuale di sopravvivenza energetica del ricercatore Andrea Mameli.

Cristiano Bandini

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