Sarà la direzione regionale del Pd, fissata per questo pomeriggio in via Emilia a Cagliari, a sbrogliare la matassa con cui Nicola Sanna, il sindaco di Sassari eletto col 65% delle preferenze, sta facendo i conti nel tentativo di varare la nuova Giunta comunale. Negli ultimi giorni si è riacceso il clima di scontro che nel Pd si trascina da due mesi, conseguenza della campagna elettorale delle primarie. Oggi l’appuntamento è a Cagliari tra i protagonisti del braccio di ferro che vede contrapposte le due anime del partito. Da una parte le componenti che fanno capo al segretario regionale Silvio Lai, all’ex presidente del Consiglio regionale Giacomo Spissu, all’ex consigliere regionale Giovanni Giagu, all’ex sindaco e attuale presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e al consigliere regionale di marca soriana Salvatore Demontis.
Sull’altro versante si trovano il neo sindaco di Sassari, che fa capo alla corrente cuperliana della deputata Giovanna Sanna e del consigliere regionale Luigi Lotto, i civatiani di Simone Campus, i renziani del consigliere regionale Gavino Manca e di Arturo Parisi e gli ex “Progetto Sardegna” di Monica Spanedda. In virtù degli accordi chiusi già in tempo di primarie, faranno sicuramente parte della giunta tre ex assessori di Ganau: Monica Spanedda, Gianni Carbini e Alessio Marras, eletto con la lista civica Sassari bella dentro, cui potrebbe spettare un altro assessore. La terza forza elettorale della coalizione, Ora sì, confida di ottenere quel posto in giunta che finora gli è stato negato nello schema ipotizzato dal sindaco. Un altro assessore dovrebbe spettare al Partito dei Sardi di Paolo Maninchedda, e anche qui non mancano malumori tra i vertici territoriali del partito e l’unico eletto, Gian Carlo Serra. Per completare il mosaico mancano tre assessori del Pd: Nicola Sanna vorrebbe pescarli tra gli eletti, favorendo l’ingresso in consiglio di tre uomini più vicini alla sua area, mentre l’altra parte del partito è intenzionata a indicare tre tecnici per mantenere il controllo del gruppo consiliare con 11 consiglieri sui 13 complessivamente espressi dal Pd.
