Sassari, il Psd’Az sul ballottaggio: “Elettori votino secondo coscienza”

I segretari di sei sezioni sassaresi del Partito sardo d’Azione prendono le distanze dai candidati sindaco rimasti in corsa per il ballottaggio e invitano i propri elettori a “esprimere la loro preferenza secondo le emozioni suggerite dalla propria coscienza”. Al primo turno delle Comunali la coalizione che ha conquistato Villa Devoto il 24 febbraio puntava su Mariolino Andria, ma il candidato del centrodestra è arrivato terzo e domenica i sassaresi dovranno scegliere al ballottaggio tra l’ex sindaco Nanni Campus, sostenuto da liste civiche, e Mariano Brianda che col centrosinistra vorrebbe proseguire il lavoro del primo cittadino uscente Nicola Sanna.

Nella seconda città della Sardegna si sono riuniti i segretari delle sezioni ‘Futuro e Indipendenza‘, ‘Marianna Bussalai‘, ‘Luigi Battista Puggioni‘, ‘Maria Teresa Sechi‘, ‘Procurade ‘e moderare‘ e ‘Bartolomeo Sotgiu‘ “per analizzare la situazione politica interna ed esterna” al Partito sardo d’Azione. Al termine del confronto hanno siglato un documento dove, tra l’altro, i segretari dichiarano che “nessuno dei due candidati in ballottaggio rappresenti il centrodestra, sardista e civico e che si son ben guardati dal fare dichiarazioni di vicinanza politica con la nostra coalizione. Pertanto, secondo noi, entrambi i contendenti alla carica di sindaco esprimono la stessa distanza dalla visione politica e programmatica che noi abbiamo per la città”. Questa la premessa che li ha portati a non sostenere Campus e consigliare ai propri elettori di votare secondo coscienza domenica prossima.

“La candidatura a sindaco di Mariolino Andria, il programma politico della coalizione di centrodestra sardista e civica, sono stati il faro della nostra campagna elettorale e continueranno a essere il punto di riferimento di noi sardisti per il mandato amministrativo che sta per iniziare – si legge nel documento -. La sconfitta elettorale ci colloca in un contesto di minoranza in città, ma non cancellerà mai in noi la voglia di fare politica nell’interesse della comunità sassarese. Il sardismo è militanza, è partecipazione, è stile di vita, e questo a prescindere dal ruolo in cui ci relega l’elettorato”.

Nonostante il magro risultato incassato al primo turno, i segretari delle sei sezioni confermano di aver fatto una scelta giusta e coerente. “In democrazia il giudizio popolare va sempre rispettato, ma ciò non modifica minimamente la nostra stima, la nostra fiducia e la nostra ampia considerazione, nei confronti di Mariolino Andria, che, ancora oggi, riteniamo fosse la persona più indicata nel guidare la coalizione in cui continuiamo a riconoscerci. Così come siamo certi che Andria saprà rappresentare degnamente in Consiglio comunale anche le istanza sardiste”.

Durante il confronto i segretari hanno affrontato i problemi del centrodestra, ma anche quelli interni al Psd’Az sassarese. “La lotta impari nel dover affrontare una campagna elettorale di soli 30 giorni, contro chi era partito un anno e mezzo prima con un progetto di ‘annessione trasformistica’, che passa da sostenitore della sinistra di Pigliaru a rappresentante di liste civiche trasversali – commentano – ha di fatto svuotato la stessa coalizione che solo qualche mese fa aveva conquistato il governo della Regione Sardegna. Le persone leali e coerenti, comunque, hanno scelto Andria ed il suo programma all’insegna della linearità politica”.

Le sei anime riunite in vista del ballottaggio di domenica criticano la gestione del partito in città. “Con una federazione assente da troppi anni dalla vita politica del Sassarese, che già nelle precedenti elezioni comunali si era resa protagonista della disfatta del partito e recentemente del calo di consensi alle ultime elezioni regionali rispetto ai risultati del passato – si lamentano – le sezioni di Sassari, con qualcuna totalmente assente, hanno dovuto autogestirsi la fase degli accordi politici e la costruzione della lista. Il tutto senza la doverosa regia e contributo della federazione e dell’inesistente comitato cittadino“.

I segretari di sezione sperano che questo “risultato negativo” serva a lanciare una nuova fase del Psd’Az a Sassari. “Ringraziano a tal fine tutti i candidati e coloro che si sono spesi con passione, dedizione e impegno nel reclutare le candidature e nella ricerca del voto per la lista sardista, e si appellano al segretario nazionale Christian Solinas, affinché si attivi per ripristinare la legittimità negli organismi di governo della federazione di Sassari”. Secondo i vertici delle sezioni sassaresi che hanno sottoscritto il documento ci sono le condizioni per un “radicale rinnovamento” del partito: “Il più che valido gruppo di giovani che si è avvicinato in questa, comunque bella, campagna elettorale, supportato da quelle figure di esperienza che continuano a metterci la faccia, dovranno essere la linfa vitale del rilancio del Partito sardo d’Azione sassarese”.

 

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