L’ordinanza numero 5, quella che regola gli ingressi in Sardegna resta in vigore sino al 6 aprile, data in cui scade l’ultimo Dl di Mario Draghi sulla gestione della pandemia. La proroga è arrivata ieri notte alle 23,01, con una nuova ordinanza, la numero 10, firmata sempre da Christian Solinas.
Nel documento – qui il testo – è scritto intanto che “prima dell’imbarco i passeggeri sono tenuti alla registrazione alla sezione ‘Nuovo Coronavirus‘ nella home page del sito istituzionale (www.regione.sardegna.it) o mediante l’applicazione ‘Sardegna Sicura‘”. A questa regola si aggiungono tre opzioni: se chi arriva nell’Isola non è vaccinato (e lo deve dimostrare con un certificato) o non ha fatto il tampone prima della partenza (ugualmente è tenuto a esibire un documento sanitario che attesti la negatività), può “recarsi presso le aree dedicate di porti e aeroporti, al fine di sottoporsi al test rapido antigenico“. Questo tampone va comunque ripetuto dopo cinque giorni, anche qualora la persona non risulti infetta.
Se i passeggeri che sbarcano nei porti e negli aeroporti sardi rinunciano al test negli scali dell’Isola, “entro 48 ore dall’arrivo devono recarsi presso una struttura autorizzata (pubblica o privata accreditata) e sottoporsi al tampone molecolare, a proprie spese, con onere per la struttura stessa di darne comunicazione all’Azienda sanitaria territorialmente competente”. La terza possibilità prevista dall’ordinanza 5 è “porsi obbligatoriamente in isolamento fiduciario, dall’ingresso in Sardegna per i successivi dieci giorni, presso il proprio domicilio, con onere di darne comunicazione al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta ovvero, per i non residenti, all’Azienda sanitaria territorialmente competete per il tramite del numero verde”.
La proroga dell’ordinanza 5 – leggi qui il testo completo – si aggiunge alla numero 9 che il 17 marzo ha chiuso l’accesso alle seconde, tranne per motivi di salute, lavoro e necessità. L’ordinanza 9 – qui il testo – fissa le condizioni di accesso sulla base della numero 5 che è appunto prorogata sino al 6 aprile.