Sanità, strappo in maggioranza su programmazione 2018-2020

Un altro strappo in maggioranza in tema di Sanità. Protagonista, ancora una volta, il Partito dei sardi, seconda forza della coalizione che sostiene la Giunta Pigliaru e autore, venti giorni fa, della mozione di censura dalla quale l’assessore Luigi Arru è uscito indenne. Stavolta, oggetto del contendere è il Programma sanitario triennale 2018-2020 che Arru e il dg dell’assessorato Giuseppe Sechi avrebbero dovuto illustrare oggi nella commissione presieduta da Raimondo Perra. “Abbiamo chiesto e ottenuto la sospensione dei lavori del parlamentino e il confronto immediato con Arru e il dg dell’assessorato – ha spiegato l’esponente del Pds Augusto Cherchi – vogliamo capire le ragioni della mancata approvazione del Programma sanitario triennale 2018/2020 senza il quale gli atti attuativi non possono essere giudicati coerenti”.

Da mesi, denuncia Cherchi, “notiamo una produzione di provvedimenti sia da parte della Giunta che delle direzioni generali, slegati da qualsiasi atto di programmazione”. “Il Piano – spiega – è lo strumento fondamentale di programmazione in materia sanitaria, attraverso il quale il Consiglio esercita i suoi poteri di controllo economico, finanziario e di merito, e la la Giunta avrebbe dovuto approvarlo entro il 31 dicembre 2017”. Tutto ciò, attacca Cherchi, “sta generando una generale esautorazione delle competenze e prerogative dell’Assemblea che di fatto consegna ai direttori generali delle Aziende sanitarie un potere che non gli compete: quello di sostituirsi all’organo legislativo”. I lavori della commissione sono stati rinviati a giovedì alle 10.

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