“Un’improvvisa amnesia ha colpito esponenti del centrodestra e qualche alleato del centrosinistra, sui conti della Sanità in Sardegna. Non è certo l’attuale amministrazione regionale, né l’assessore della Sanità, Luigi Arru, ad aver creato il forte disavanzo nella spesa sanitaria: è stata la mancata gestione negli anni della legislatura Cappellacci ad aver creato un disavanzo di 400 milioni di euro e nessuno di coloro che ha partecipato a quella esperienza di governo può tirarsene fuori adesso. I dati parlano chiaro: la spesa è cresciuta a dismisura in quegli anni, dopo gli sforzi e i risultati positivi ottenuti dall’ex assessore Dirindin”.A dirlo è il Segretario del PD Renato Soru.
“Arru sta procedendo su quella strada”, prosegue Soru “con una riforma destinata a migliorare l’assistenza sanitaria, rendendola sicura e uniforme su tutto il territorio. Troppo facile dire “non ci hanno fatto fare quello che volevamo” come fanno i Riformatori, dopo aver avuto anche loro incarichi importanti in posti di comando. O tentare di attribuire all’ultimo anno e mezzo un deficit accumulato nell’intero arco della precedente legislatura, come ben sa chi ha fatto continuativamente parte delle ultime due pur alternative esperienze di governo”.
“Ora si sta cercando con grandi sforzi di invertire la rotta e la stessa approvazione della riforma della rete ospedaliera porterà a recuperare 250 milioni, volutamente abbandonati a Roma dal centrodestra. Questa è la strada da percorrere convintamente e il Pd farà la sua parte con senso di responsabilità e rigettando al mittente accuse ipocrite e false”, conclude Soru.
La replica di Cappellacci. “E’ sintomatico che ad una chiamata rivolta ad Arru risponda Soru Renato. Ricordo al presidente Soru che negli ultimi 11 anni ha governato la Sardegna per sei anni e mezzo: prima come presidente e poi tramite un suo ex assessore”, così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, replica alle dichiarazioni del segretario regionale del Partito Democratico. “Basta questo dato per dimostrare che il trucco di dire che il debito di oggi è colpa di chi c’era prima è una finzione ed un boomerang – aggiunge Cappellacci -. Si potrebbe facilmente argomentare che allora il debito dei precedenti cinque anni è stato causato da lui e dalla sua Giunta e poiché lui c’era prima e c’è anche oggi da un anno e mezzo, per interposta persona, sarebbe comunque sconfitto dal suo stesso ragionamento. Non possiamo non notare che il segretario del Pd quando parla di 400 milioni si riferisce ad una cifra stimata dal Cipe, ma dimentica che quelli sono i soldi che lo Stato dovrebbe prevedere per la sanità sarda. Invece a causa dell’accordo Prodi-Soru del 2006, la Sanità è passata subito a carico della Regione, mentre gli impegni dello Stato centrale nei confronti dell’Isola furono rinviati ‘a babbu mortu'”.