Sanità nell’Isola, l’Anci si mobilita contro il riordino della rete chirurgica

“Ciò che non si riesce a “concludere” per via legislativa su prova a portarlo a compimento per via amministrativa. La Regione tenta la spallata decisiva contro i piccoli ospedali periferici: Tempio, Ozieri, Sorgono etc. etc”. Lo denuncia il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Dediana che su Facebook posta un messaggio contro il documento “La rete chirurgica della Regione Sardegna, Riorganizzazione della chirurgia generale e assegnazione dei mandato di attività”. Una nuova bufera sulla sanità sarda, tanto che lo stesso Deiana annuncia un’eventuale mobilitazione degli amministratori locali. “Il documento che è in via di analisi e di controllo da parte dei sindaci e della rappresentanza politica di Anci Sardegna riceverà la più netta, ferma e risoluta opposizione – annuncia Deiana – Ancora una volta si tenta di sovvertire ciò che è stabilito nella riforma della rete ospedaliera per via burocratica senza peraltro passare attraverso l’approvazione dell’Atto Aziendale da parte dell’Ats che obbligatoriamente dovrà essere vagliato in sede di Conferenza Permanente Regione-Enti Locali”.

Secondo il presidente dell’Anci, “seciò che sta emergendo in tutta la sua cruda chiarezza sarà confermato da una più completa analisi del testo, i sindaci e gli amministratori, a tutela delle comunità e della salute dei cittadini dei territori più marginali, saranno chiamati alla mobilitazione per ripristinare le regole e le attenzioni che quelle comunità meritano e a cui hanno diritto”.

La risposta dell’assessore

“La proposta di delibera sulla riorganizzazione della Rete Chirurgica è frutto del lavoro di un tavolo tecnico, coordinato dal direttore dell’Unita operativa di Chirurgia di Olbia, Luigi Presenti, ex presidente del Collegio dei Chirurghi Italiani. Il gruppo di lavoro guidato da Presenti aveva il compito di individuare la migliore organizzazione chirurgica al contesto sardo, in attuazione della Rete Ospedaliera. E questo è ciò che ha fatto”. Così l’assessore della Sanità, Luigi Arru, risponde al presidente dell’Anci, Emiliano Deiana, in merito alla riorganizzazione della rete chirurgica.

“Il documento. che sarà prossimamente all’esame della Giunta. prende in considerazione le realtà esistenti nei diversi ospedali, le differenti complessità organizzative (presenza o meno della Rianimazione), i volumi di interventi che si attendono nelle varie strutture sul territorio – prosegue Arru – Come previsto nella riforma della Rete ospedaliera, gli ospedali di zona disagiata svolgeranno una attività di chirurgia programmata, in un contesto organizzativo che vedrà equipe circolanti nei diversi presidi di area omogenea. Le patologie chirurgiche acute, che devono essere trattate in urgenza, potranno essere gestite anche negli ospedali di zona disagiata – precisa ancora l’assessore -, a seconda della complessità e del rischio per il cittadino. Patologie che richiedono interventi con rischio anestesiologico alto saranno concentrati nei DEA di riferimento, in cui sono presenti tutte le specialità necessarie per garantire il buon esito dell’intervento. E questo – conclude – in coerenza con i principi di sicurezza e qualità delle cure e nell’interesse dei cittadini sardi, ovunque essi vivano”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share