In Sardegna manca ancora un registro tumori pienamente operativo e aggiornato, strumento essenziale per la tutela della salute pubblica. Senza dati epidemiologici certi ogni strategia di sanità pubblica resta cieca”. Così il gruppo consiliare del Partito democratico. “Sapere quanti casi ci sono, dove si concentrano, in che fasce d’età e con quali esiti – è specificato – significa poter intervenire in modo mirato con campagne di prevenzione, diagnosi precoce, assistenza e ricerca”.
Per Carla Fundoni, consigliera regionale dem e presidente della commissione Sanità, “serve disporre di un quadro normativo regionale chiaro che garantisca la copertura completa del territorio regionale attraverso registri provinciali coordinati, che definisca tempi certi di aggiornamento dei dati, tuteli la riservatezza dei cittadini ed affidi la gestione a strutture pubbliche qualificate”.
Prevenzione e promozione della salute, è ricordato nella nota del gruppo, “rappresentano i pilastri per ridurre l’incidenza delle malattie e contribuire alla sostenibilità del sistema sanitario”. La rete oncologica “è l’altra sfida importante per la nostra regione per garantire una cura di qualità equa e accessibile a tutti i pazienti affetti da tumore in tutto il territorio. Migliora la gestione dei pazienti, permette di sviluppare percorsi di diagnostica e terapia standardizzati e condivisi, basati sulle migliori evidenze scientifiche, ottimizza l’utilizzo delle risorse e promuove la collaborazione tra i diversi professionisti”. Conoscere per prevenire, specificano i dem, “non è solo uno slogan ma una responsabilità politica, scientifica e morale”.