Scontro aperto tra il consigliere regionale della Lega, Alessandro Sorgia, e l’assessore alla Sanità della Giunta Todde, Armando Bartolazzi, sul nuovo tariffario regionale e le disposizioni relative agli accreditamenti delle strutture sanitarie convenzionate. Sorgia accusa la Giunta di paralizzare il sistema sanitario sardo, Bartolazzi replica giudicando infondate le critiche e attribuendo le difficoltà a decisioni prese a livello nazionale.
Al centro della polemica, l’introduzione del nuovo nomenclatore tariffario regionale e le delibere che regolano l’accreditamento delle strutture convenzionate per le prestazioni di specialistica ambulatoriale. Secondo Sorgia la seconda delibera rappresenterebbe “l’ennesima dimostrazione dell’incapacità di pianificare e gestire una riforma così delicata come quella del nuovo nomenclatore tariffario”. Il consigliere ha ricordato il “disastro” della delibera del 30 dicembre, che ha introdotto il nuovo tariffario “senza alcuna preparazione adeguata”, aggravato da un ulteriore provvedimento che richiede la rimodulazione degli accreditamenti delle strutture sanitarie, senza prevedere un regime transitorio. “È un errore gravissimo,” ha dichiarato Sorgia, “un processo che richiede dai 4 ai 6 mesi per ogni struttura, con oltre 200 accreditamenti da rimodulare contemporaneamente, destinando il sistema al collasso.”
Sorgia ha inoltre sottolineato che le nuove tariffe, oltre a essere difficili da sostenere per le strutture convenzionate, creano una situazione di “discriminazione intollerabile” per i pazienti esenti che si trovano costretti a pagare di tasca propria, a differenza di chi usufruisce delle stesse prestazioni negli ospedali pubblici. Non si è fatta attendere la replica di Bartolazzi, che ha difeso l’operato dell’assessorato. “Qualcuno dovrebbe informare Sorgia che quello varato il 30 dicembre è per l’appunto un tariffario provvisorio,” ha affermato Bartolazzi, sottolineando che sono già operative quattro commissioni paritetiche pubblico-private, composte anche da rappresentanti delle strutture accreditate, per lavorare all’armonizzazione dei codici e delle tariffe, laddove necessario.
L’assessore ha attribuito le problematiche emerse a livello regionale a una decisione del Governo nazionale di accelerare l’approvazione di un Tariffario nazionale che sta creando difficoltà a tutte le regioni, soprattutto a quelle in piano di rientro. “Il problema nasce a monte,” ha spiegato Bartolazzi, invitando Sorgia a rivolgere le sue critiche al Governo centrale e non all’assessorato alla Sanità della Sardegna. “La nostra regione sta gestendo meglio di altre la situazione, grazie a un tariffario ponte che sta limitando i danni di una disastrosa politica voluta dalla Lega e dagli altri partiti di governo.”