“Una ‘mini-riforma’ che non inciderà sulle emergenze che affrontano tutti i giorni i sardi che hanno bisogno di cure e di assistenza”. È netto il giudizio di Fausto Durante, segretario generale della Cgil Sardegna, sul disegno di legge della Giunta regionale per la riorganizzazione del sistema sanitario, che ieri è approdato in aula per la discussione generale. L’esame dell’articolato riprenderà domani – oggi pomeriggio si riunirà invece la commissione Sanità per l’esame dei circa trecento emendamenti presentati – ma questa mattina si registra il pressing del sindacato che ha organizzato un presidio sotto il palazzo del Consiglio regionale. “Abbiamo più volete espresso delle perplessità rispetto al percorso che la Giunta e la maggioranza sembra vogliano intraprendere su questa ‘mini-riforma’ della sanitàc- spiega Durante -. Secondo noi non affronta le principali emergenze, su cui invece bisognerebbe concentrarsi”. Ovvero, rimarca, “le liste d’attesa, la mancanza di personale, un piano straordinario di assunzioni, un ragionamento sulla medicina di prossimità, sulle case di comunità e sugli ospedali di comunità”. In Sardegna, ricorda Durante, “registriamo il 2% di risorse spese sul Pnrr sanità per gli ospedali di comunità, e il 3% di risorse sulle case di comunità. Basterebbero questi dati – in un Paese normale in cui le persone, i dirigenti, i manager si valutano per i risultati – per chiedere le immediate dimissioni degli amministratori delle Asl”.
In generale per Durante “questa riforma non riesce, secondo noi, a incidere nel merito dei problemi della sanità sarda. In più c’è il tema a Cagliari dello spostamento del Microcitemico al Brotzu che incontra la netta contrarietà dei lavoratori di quella struttura. Ecco, sarebbe utile che su questi temi si possa discutere, e invece ci troviamo di fronte a un provvedimento che appare blindato e su cui non si possono fare modifiche”. Chiude Durante: “Siamo a un anno dall’elezione della presidente Alessandra Todde, a diversi mesi di svolgimento dell’attività della Giunta regionale: purtroppo una svolta reale nella sanità ancora non la vediamo”.
A Durante replica Carla Fundoni, presidente della commissione Sanità: “Incontrerò questa mattina il sindacato, con altri consiglieri di maggioranza, per ascoltare le richieste. Noi ripartiamo comunque sempre dall’ascolto, perché crediamo che solo con il confronto e l’ascolto si arrivi tutti insieme alla soluzione dei problemi”. Il disegno di legge, rimarca la dem, “è solo un primo passo verso una riorganizzazione funzionale della sanità, e continueremo a collaborare con i sindacati perché per noi sono preziosi. Rappresentano i lavoratori, per i quali non possiamo non mantenere vivo l’ascolto sulle loro preoccupazioni”.