Sanità, Cgil, Cisl e Uil bocciano l’aumento dell’addizionale Irpef

Cgil, Cisl e Uil bocciano l’aumento dell’addizionale Irpef per coprire il buco da 400 milioni nella sanità sarda e chiedono alla Giunta regionale che a pagare siano anche le imprese con un ritocco dell’Irap e non “i soliti noti: i lavoratori e i pensionati”. E’ duro il primo giudizio sulle linee guida su Sanità e Finanziaria da parte di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che attaccano: “i soldi per lo sviluppo non ci sono: è tutto rimandato alla spendita dei fondi comunitari”. “Siamo contrari a qualsiasi tassa di scopo visto che non siamo riusciti a dare risposte in tema di lavoro tanto da motivare l’aumento dell’addizionale Irpef – tuona Oriana Putzolu, segretaria generale della Cisl al termine della riunione – il buco è stato determinato da scelte populiste, dal sistema di clientele ed altro, ma a pagare saranno i cittadini. Questa manovra di bilancio è funzionale solo per contenere il disavanzo sanitario e per pagare le spese obbligatorie, mentre nulla c’è sulle politiche di investimento. Allo stato attuale, visto che non ci hanno fornito dati concreti, è un bilancio di lacrime e sangue”.

“Una manovra deludente – sottolinea Michele Carrus, leader della Cgil – a cui è affidato il compito di risanare uno squilibrio della spesa sanitaria, mentre la massa manovrabile è inconsistente. Non vediamo esprimersi strumenti per lo sviluppo economico e occupazionale ma assistiamo solo ad una manutenzione dei conti con la prospettiva di due mesi di esercizio provvisorio. E anche questo è un problema”. Secondo Francesca Ticca, segretaria della Uil, “un’azienda come la Regione in un Paese normale avrebbe dichiarato il fallimento. Si fa un bilancio per coprire il buco nero della Sanità e si chiedono sacrifici ai sardi, cioè a chi non ha il lavoro. È una Finanziaria non fatta per i sardi, ma per rispondere solo a dati ragionieristici e ora dovranno convincere i sardi che devono pagare per il fallimento della gestione politica”. Infine per Sandro Pilleri dell’Ugl “chi ha sbagliato deve pagare, invece di mettere le mani in tasca ai cittadini: questo è inaccettabile. La nostra è una bocciatura sulle linee guida ma attendiamo i dati concreti”.

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