Salvini dimentica di aver avuto un assessore ai Trasporti: “Più aerei e tariffe basse ai sardi”

Oggi a Cagliari, Matteo Salvini ha partecipato all’inaugurazione del distretto della nautica (34 milioni di investimento al Porto Canale). Lo ha fatto da ministro delle Infrastrutture e dopo il taglio del nastro ha risposto alle domande dei giornalisti. L’esponente del Governo – nonché capo del Carroccio (nella foto di Francesco Nonnoi) – ha parlato anche di “Continuità territoriale da salvare”, dimostrando di avere la memoria cortissima.

Dal 2019 a oggi, infatti, la gestione dei bandi per garantire ai sardi il diritto alla mobilità è stata un fallimento. Salvini ha dimenticato che nella Giunta di Christian Solinas la delega ai Trasporti sino a settembre del 2022 l’aveva proprio un suo assessore, Giorgio Todde. Eppure Salvini ha parlato come se il suo partito non avesse mai toccato palla. Il suo è stato un assaggio di campagna elettorale, visto che per le Regionali si vota a febbraio 2024.

“Il Governo continuerà a sostenere la Sardegna nella sua giusta rivendicazione per la continuità territoriale. Siamo con la Regione perché altri Paesi in Europa stanno facendo scelte diverse: sulla concorrenza, sull’agricoltura, sui balneari e sulla pesca. Scelte che all’Italia non sono permesse, quindi saranno importanti anche le elezioni europee dell’anno prossimo”. Ancora dalle parole del ministro: “Sto combattendo su più fronti, per garantire un servizio decente a prezzi calmierati e poi per evitare che la terra di Sardegna venga utilizzata da qualcuno che viene qua a fare business trasferendo altrove gli utili”, ha sottolineato. Il probabile riferimento è alla fusione degli scali sardi, anche se il ministro non ha avuto il coraggio di essere esplicito.

Sempre dimenticandosi del fatto che tramite il suo assessore avrebbe potuto cambiare le regole della mobilità, Salvini ha detto ancora: “L’obiettivo è garantire la continuità territoriale vera con la Sardegna: con la Sicilia lo potrò fare con il ponte, con la Sardegna il ponte rischia di essere un po’ troppo ambizioso e quindi occorrono navi e aerei“. Sempre Salvini parlando da ministro della Meloni: “Siamo qui da otto mesi, ci sono 3 miliardi di euro sulle ferrovie in Sardegna, con cantieri già partiti o in partenza, per ridurre i tempi di percorrenza da sud a nord, da Cagliari a Olbia o Sassari, oggi ci si mette più di tre ore ed è inaccettabile. Stiamo accelerando anche sui cantieri fermi, strade, dighe, collegamenti. Oggi non c’è neanche un chilometro di ferrovia elettrificata in Sardegna e l’obiettivo è di trasformarli tutti elettrificati, perché altrimenti l’inquinamento rimane al top”.

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