Salva casa, prosegue spedito l’esame in Consiglio. Il nodo degli alloggi da 20 metri quadri, Spanedda: “Non c’è rischio impugnazione”

Si procede spediti in Consiglio regionale nell’esame del disegno di legge Salva casa per il riordino della normativa in materia di edilizia che recepisce – in parte – la normativa nazionale. Il testo potrebbe essere approvato già domani, o al più tardi a inizio della prossima settimana. Il testo, che ha già superato la discussione generale con il via libera al passaggio agli articoli, è ora atteso in Aula con 34 emendamenti selezionati oggi dalla commissione Governo del territorio, guidata da Roberto Li Gioi (M5s).

Il provvedimento recepisce solo in parte le disposizioni contenute nel decreto legge Salva Casa, fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Il punto più critico e oggetto di scontro tra maggioranza e opposizione riguarda i mini alloggi, in particolare le dimensioni minime per l’abitabilità. Il testo nazionale, infatti, consente la realizzazione di unità abitative a partire da 20 metri quadrati, una soglia che la Sardegna non intende accogliere integralmente. La proposta regionale, più restrittiva, mantiene infatti il limite minimo a 28 metri quadrati, suscitando le preoccupazioni della minoranza, in particolare del centrodestra, che teme una possibile impugnazione da parte del Governo.

A rassicurare sull’assenza di rischi è l’assessore all’Urbanistica Francesco Spanedda, che ha ribadito come la Regione stia agendo senza invadere ambiti di competenza statale, ma limitandosi a “ordinare le modalità con cui tali eccezioni possono essere applicate”.

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