Salva casa, il Campo largo cerca la sintesi dopo le tensioni Pd-M5s sui commissariamenti delle aziende sanitarie

Dopo le recenti tensioni interne alla maggioranza di centrosinistra sul commissariamento delle aziende sanitarie e lo scontro con il Governo sull’impugnazione della legge, la Giunta prova a voltare pagina concentrandosi su un altro tema caldo: l’edilizia. È infatti ripartito l’iter del disegno di legge n. 83, approvato dalla Giunta circa un mese fa, che mira a riordinare e coordinare la normativa edilizia e urbanistica sarda con le disposizioni del decreto “Salva casa”.

Il provvedimento è attualmente all’esame della commissione Governo del territorio e domani potrebbe arrivare l’approvazione. Oggi si concludono le audizioni dei portatori di interesse con l’intervento dell’Ordine dei geologi, dopodiché è previsto un vertice alle 16 con l’assessore all’Urbanistica Francesco Spanedda e i capigruppo della maggioranza per illustrare il maxi emendamento elaborato dall’esecutivo. Il testo raccoglie le principali osservazioni emerse durante i confronti con le categorie professionali e i tecnici del settore.

Il contesto politico resta però delicato. Sullo sfondo si staglia ancora la frattura tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico sulle nomine dei commissari delle aziende sanitarie locali, uno scontro che ha avuto ripercussioni anche sul clima interno ai lavori in commissione. A testimoniare la situazione, il passo indietro del pentastellato Roberto Li Gioi, presidente della commissione competente, che ha deciso di non ricoprire il ruolo di relatore di maggioranza del ddl, ruolo che con ogni probabilità passerà al dem Gigi Piano. Una mossa che, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stata suggerita da consiglieri del centrodestra pronti a rinunciare ai dieci giorni regolamentari per la stesura della relazione di minoranza, ma che Li Gioi ha definito una decisione esclusivamente personale.

“Ho ritenuto opportuno agire in questo modo in relazione al momento politico che stiamo vivendo in maggioranza”, ha spiegato il consigliere ai microfoni di Videolina. “L’auspicio – ha aggiunto – è quello di arrivare in commissione nelle condizioni migliori per poter licenziare la legge, magari trovando una sintesi trasversale, anche con la minoranza, che finora ha dimostrato grande collaborazione”. Dal punto di vista tecnico, il disegno di legge è stato presentato come un primo passo verso un futuro testo unico dell’edilizia regionale. “Si tratta di una norma di semplificazione – aveva spiegato in precedenza l’assessore Spanedda – che permette la realizzazione di piccoli interventi edilizi e la regolarizzazione di difformità minori, oggi non conformi, ma che possono esserlo senza arrecare danno alla collettività”. Anche la minoranza di centrodestra ha finora mostrato apertura verso un’approvazione rapida, sostenendo che il disegno di legge abbia natura tecnica e di manutenzione, e debba quindi restare lontano da logiche ideologiche.

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