Con il via libera dal Consiglio delle autonomie locali, strada in discesa in Sardegna verso il recepimento, seppur parziale, del “salvacasa” voluto dal ministro Matteo Salvini. Il Cal, nonostante i non pochi rilievi sollevati alla norma messa a punto dall’assessorato agli Enti locali, ha espresso parere favorevole al testo che già domani pomeriggio approderà nella commissione Urbanistica del Consiglio regionale per incassare il via libera definitivo, e quindi approdare in aula a inizio giugno (sui tempi molti dipenderà dalle mosse delle opposizioni, che hanno diritto da regolamento a dieci giorni per redigere la relazione di minoranza).
“C’è un clima positivo tra schieramenti – spiega alla ‘Dire’ il dem Gigi Piano, relatore di maggioranza del testo – e di grande collaborazione. Penso quindi che anche in aula non ci saranno grandi battaglie sul provvedimento. Nel dibattito comunque alcune cose potranno essere migliorate, perché ci sono ancora alcuni punti – pochi – che dobbiamo mettere a fuoco”.
Tornando al parere del Cal, spiega il presidente Ignazio Locci: “In Sardegna il semplice recepimento del ‘salva casa’ rischia di essere vano per oltre il 40% del patrimonio edilizio isolano – avverte – in particolare per il settore che attiene alla ristrutturazione e gli interventi straordinari. E questo a causa dei vincoli dati dal Piano paesaggistico regionale”. Come Consiglio delle autonomie locali, ricorda il sindaco di Sant’Antioco, “abbiamo dato una serie di indicazioni nel parere con richieste di correttivo. Speriamo che il legislatore le prenda seriamente in considerazione, perché c’è il rischio che questa norma sia inutile nella nostra isola, soprattutto nella fascia costiera”.