Introdurre l’adeguamento a un salario minimo di nove euro l’ora per tutti coloro che lavoreranno in un appalto comunale ad Alghero e inserire precondizione obbligatoria nella stesura del testo di tutti gli appalti Comunali e di tutti i contratti sottoscritti dagli enti controllati dal Comune, indipendentemente dalla loro forma giuridica, che tutti i lavoratori che saranno impegnati nelle attività previste dai predetti contratti.
Sono questi alcuni degli impegni assunti da sindaco e giunta definiti da un ordine del giorno presentato dalla consigliera del Movimento 5 Stelle Giusy Piccone e approvato dal consiglio comunale lunedì scorso. Il testo deliberato dall’Assemblea Civica con i voti favorevoli della maggioranza, tre astenuti e due contrari, contiene inoltre un impegno “a garantire, come previsto dall’articolo 11 del Codice degli appalti, al personale impiegato nei lavori, nei servizi e nelle forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni, l’applicazione del contratto collettivo più attinente all’attività svolta, stipulato dalle organizzazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative, salvo i trattamenti di miglior favore”.
L’impegno è anche a vigilare sul rispetto dell’applicazione del contratto e delle condizioni contrattuali in maniera costante, redigendo un report periodo a cadenza semestrale e a programmare incontri con le organizzazioni sindacali.
“Il salario minimo – è spiegato nell’Ordine del Giorno – è un passo avanti nella tutela dei lavoratori a basso reddito, alla loro dignità, alla lotta alla povertà lavorativa, è un riconoscimento del valore del lavoro, al senso di rispetto e valore personale che spetta ad ogni lavoratore, senza perdere di vista l’impatto sulla competitività delle imprese. L’introduzione di un salario minimo adeguato può inoltre migliorare la produttività e la soddisfazione dei dipendenti, beneficiando anche le imprese nel lungo termine”.