Sui trasporti in Sardegna “è tutto da rifare”. O meglio. Occorre affrontare “con decisione e coraggio l’argomento e riportare in capo allo Stato la garanzia del diritto alla mobilità dei sardi che significa, in sintesi, sostenere il costo dei collegamenti pubblici e della continuità territoriale dell’Isola”. Lo afferma il presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale, Franco Sabatini (Pd), che si inserisce nel dibattito sulla fuga di Ryanair dalla Sardegna culminato con il botta e risposta tra il segretario Pd Renato Soru e l’assessore Massimo Deiana. “Il confronto in atto sulla operatività delle compagnie low cost – argomenta l’esponente della maggioranza – al di là delle corrette considerazioni poste dall’assessore Massimo Deiana in ordine alla doverosa prudenza della Regione per scongiurare un’eventuale procedura di infrazione dell’Unione Europea sull’impiego delle risorse regionali attraverso il meccanismo del co-marketing, rappresenta una utile occasione per compiere una riflessione approfondita sull’intero sistema del trasporto in Sardegna. E a questo proposito affermo con chiarezza che non è politicamente opportuno né finanziariamente sostenibile per la Sardegna, proseguire con il mantenimento del costo dei trasporti in capo alla Regione”. Sabatini ricorda che “trasporto pubblico locale, Ferrovie complementari e continuità territoriale aerea, come è noto, pesano sulle casse regionali per un importo che supera i 150 milioni di euro l’anno”.