La Commissione Bilancio della Camera ha riammesso due emendamenti del governo, riguardanti l’assunzione di 193 Vigili del Fuoco e la soppressione dell’incremento dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco aeroportuali, che l’esecutivo aveva presentato e subito ritirato nella seduta di stanotte, per la contrarietà delle opposizioni. I due emendamenti sono stati ripresi su richiesta delle Comm. Affari costituzionali e Trasporti. Il presidente Francesco Boccia ha dato 2 ore per i sub-emendamenti. Le votazioni saranno stasera.
L’emendamento sulle tasse d’imbarco aeroportuali stabilisce una loro soppressione “dal 1 settembre al 31 dicembre 2016”. Nella relazione tecnica si stima in 60 milioni l’onere di questa abrogazione per la finanza pubblica, calcolati su una base “di circa 24 milioni di passeggeri stimati”, il cui numero va moltiplicato per i 2,50 euro a cui ammonta l’addizionale comunale. Niente da fare, invece per un altro emendamento del governo sul Trasporto pubblico locale della Campania. Le opposizioni parlamentari hanno fortemente criticato l’ipotesi di ricorrere al Fondo per lo sviluppo e la coesione per coprire le spese correnti per il ripianamento del deficit della Società di trasporto ferroviario Eav.
Centrodestra sugli scudi per il tira e molla del Governo. “L’ammissione in extremis dell’emendamento presentato fuori tempo massimo evita che la distrazione del Governo produca ulteriori danni – dice Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia – Già si tratta di una soluzione tampone insufficiente, ma se fosse saltata dopo le sollecitazioni, gli annunci e i continui rinvii visti in questi mesi sarebbe stata una vera e propria beffa. Ora – attacca l’ex governatore – la Giunta Pigliaru faccia la propria parte ed esca dall’immobilismo sulle azioni da porre in essere sul piano regionale. Difenda la legge regionale 10 a Bruxelles o, se non ritiene che sia compatibile con la normativa europea, proponga un’alternativa”. Sulla stessa linea il vice capogruppo di Fi. “La commissione ha evitato il peggio, ma ora basta con le tele di Penelope – tuona Marco Tedde – Resta l’amaro in bocca per un Governo che non è in grado di mantenere la concentrazione su impegni ribaditi non più tardi di pochi giorni fa. E’ da novembre che proponiamo soluzioni e ora, con una proposta che affronta solo in maniera parziale e completa, ci si concede anche il lusso di arrivare in ritardo. Non si può giocare con una situazione drammatica per l’economia isolana e in particolare per il Nord Sardegna”. Sul primo stop all’emendamento il consigliere del Psd’Az Marcello Orrù aveva attaccato duramente il governo nazionale: “è totalmente inaffidabile e conferma la sua ostilità nei confronti della nostra Regione. La parola del governo Renzi vale nulla”.
“Sull’abbattimento dell’addizionale sui diritti di imbarco negli aeroporti abbiamo assistito a un tira e molla. L’emendamento era stato annunciato in “pompa magna” dal Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Delrio. Prima apprendiamo che il governo ha presentato fuori tempo l’emendamento, che si sarebbe comunque potuto discutere e approvare in Commissione già ieri se tutti fossero stati concordi, opposizioni comprese. La polemica politico partitica unita alla sciatteria hanno invece determinato un blocco alla discussione della proposta”. Lo afferma il senatore di Sel Luciano Uras in una nota. “Apprendiamo invece che in queste ore quella proposta sarà finalmente ripresentata. Il testo prevede quattro mesi di abbattimento dell’imposta addizionale per il 2016, il rinvio del reitero dell’intervento alla legge di stabilità per il 2017 e 2018, l’aumento della addizionale nel 2019 pari a 0,32 centesimi di euro, tutto allo stato coperto attingendo alle sostanze del Fondo speciale per il sostegno al reddito e dell’occupazione del personale del settore del trasporto aereo. Mi permetto ancora una volta di osservare quanto questo sistema, pressoché molto provvisorio, rischi di non cogliere gli obiettivi per cui si è posto in essere”, aggiunge il parlamentare. “Ci auguriamo che l’emendamento sia approvato senza intoppi, che le garanzie fornite sulla stabilità dell’intervento siano serie e come tali valutate dalle compagnie “low cost”, che infine – conclude – i lavoratori del settore aereo non subiscano conseguenze negative per l’utilizzo delle coperture individuate”.