“Cancellazione immediata delle tasse aeroportuali che nel caso della Sardegna, proprio per la sua condizione di insularità, dovrebbe essere considerata ovvia”. Stavolta è l’Anci Sardegna, a nome di tutti i sindaci, a chiedere al governo di intervenire entro il 15 giugno, termine ultimo indicato dalla compagnia low cost Ryanair per programmare la stagione invernale e ripristinare così i collegamenti tagliati in questi mesi a causa della supertassa. In caso contrario, ha spiegato detto stamattina il presidente dell’associazione dei comuni sardi, Piersandro Scano, durante un incontro con i sindaci di Sassari, Alghero e Porto Torres, “le ripercussioni sull’economia isolana sarebbero gravissime”. E del resto, rispetto allo scorso anno nello stesso periodo, da quando è orfano di molti voli del vettore irlandese, l’aeroporto di Alghero ha registrato un crollo del traffico di passeggeri del 36,9%.
Più contenuto quello che ha riguardato lo scalo di Cagliari (-9,2%). “La sofferenza è molto forte – ha confermato il sindaco di Alghero, Mario Bruno – di sicuro la direzione da prendere in prospettiva è la diversificazione dei vettori, ma Ryanair è insostituibile anche per il flusso enorme di passeggeri che è riuscita a garantire. Per questo è necessario che il governo dia risposte entro il 15 giugno”. “Abbiamo già perso questa stagione estiva, serve un intervento rapidissimo”, ha incalzato il primo cittadino di Sassari, Nicola Sanna. Anche il sindaco di Porto Torres, Sean Christian Wheeler (M5S), si sente “in dovere di affiancare i colleghi in questa battaglia, questo Paese non ha mai capito quanto diversa sia la Sardegna dalle altre isole italiane”. Quanto all’aeroporto di Alghero, secondo Wheeler “è possibile che il fatto di concentrarsi su un solo vettore abbia pregiudicato l’attività dello scalo”. Il 19 maggio scorso, in occasione di una tappa elettorale a Cagliari, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, sollecitato dai giornalisti sulla fuga di Ryanair a causa della supertassa, aveva lanciato un messaggio rassicurante. “Sono convinto – aveva annunciato – che già dalla settimana prossima il ministro Graziano Delrio possa dare risposte precise sul tema”. Ma il 15 giugno si avvicina e tutto è ancora fermo.