Ryanair, cresce il fronte dei sindaci sardi a sostegno dei low cost

Cresce il fronte dei sindaci della Sardegna che aderiscono alla lotta contro la chiusura della base Ryanair in Sardegna e il ripristino del sostegno economico ai low cost da parte della Regione. I Comuni che si stanno mobilitando sono già 30. Il quartier generale della battaglia è ad Alghero. Nonostante i passi avanti importanti, rappresentati dalla presentazione in queste ore, dopo un iniziale ritiro, dell’emendamento del Governo al decreto Enti Locali per la cancellazione dell’addizionale comunale per i diritti di imbarco negli aeroporti, il sindaco Mario Bruno tiene alta la guardia. “Il governo ha mantenuto l’impegno preso, ma non basta – sottolinea il primo cittadino – la lotta continua sul fronte degli incentivi, per i quali non dobbiamo attendere il pronunciamento della Commissione europea sulla procedura di infrazione. Riteniamo, infatti, che si possano adottare misure concrete per sostenere e incrementare il traffico low cost, in linea con gli orientamenti comunitari”. La prossima settimana il comitato istituzionale riceverà il parere di esperti internazionali, ma entro luglio dovrà necessariamente chiudersi il cerchio. “Ryanair ora è insostituibile, è una constatazione ogni giorno più evidente – chiarisce ancora il sindaco Bruno – il futuro di una parte importante della Sardegna è appeso alle decisioni da assumere entro pochi giorni”. Secondo il fronte “pro Ryanair”, i contraccolpi si stanno riverberando in territori sempre più lontani, passando dal Sassarese al Nuorese, dalla Planargia al Montiferru. Entro il 22 luglio i Consigli comunali coinvolti delibereranno per dare mandato ai sindaci di agire nei confronti della Regione.

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