I Rossomori lanciano l’idea di una costituente che dia vita ad un partito “sardo sovranista e progressista” e sulla giunta regionale sposano la posizione di Francesco Pigliaru, invocando un esecutivo “inattaccabile da un punto di vista morale”.
Sul primo punto, “il progetto è quello di coinvolgere donne, uomini, associazioni, partiti, sindacati – dice il segretario Tore Melis – in modo da costruire una soggettività forte capace di avere dimensioni tali da rendere effettivamente escutibile la sovranità del popolo sardo”. Un primo passo in questo senso potrebbe arrivare con la costituzione, in consiglio regionale, di un gruppo unico formato dagli eletti di Rossomori, IrS e Partito dei sardi.
“Riguardo al governo regionale – aggiunge Melis – Rossomori intende coadiuvare il presidente Pigliaru nella formazione di una giunta di alto profilo politico e tecnico, libera da condizionamenti, inattaccabile da un punto di vista morale e costituita da donne e uomini competenti, capaci di dare risposte celeri alla Sardegna. Il nuovo governo deve caratterizzarsi nel segno della discontinuità con quello precedente. Rossomori intende assumersi in pieno le proprie responsabilità politiche e anche di governo”.