Roghi, richiesto lo stato di emergenza. La Regione scrive a Palazzo Chigi

I numerosi incendi che stanno bruciando il territorio sardo sono una piaga che va affrontata anche con l’aiuto del governo. Per questo motivo la Giunta ha deciso, su proposta dell’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Lampis, di dichiarare lo stato di emergenza e chiedere al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, lo stato di emergenza nazionale. Sarà adesso la direzione generale della Protezione civile a predisporre una relazione tecnica da inviare a Palazzo Chigi.

L’assessore Lampis nelle ultime settimane è stato impegnato in diversi sopralluoghi nei territori colpiti dal fuoco dove, oltre al danno ambientale, pesa anche quello economico visto che numerose aziende agricole e strutture ricettive sono state colpite dal fuoco. Secondo una stima fatta dalla Coldiretti, sono 3.712 gli ettari andati in fumo al 7 agosto, per un totale di 1.732 incendi scoppiati in Sardegna. Nonostante i numeri non rappresentino un record storico, è lampante come l’agricoltura e il patrimonio ambientale e boschivo sardo siano sotto attacco. Nell’Isola, secondo i dati dell’associazione di categoria, ci sono un milione e 350mila ettari di bosco, suddivisi in oltre 600mila di macchia, 550 di boschi e 200mila circa di pascoli arborati.

“Nonostante una macchina antincendio che funziona anche quest’anno le aziende agricole stanno subendo dei danni – evidenzia il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -, in particolare a Siniscola dove 10 giorni fa sono state danneggiate alcune aziende agricole con perdita di animali, strutture e mezzi agricoli, oltre alle scorte di foraggio ed al pascolo, piante e colture e Dualchi due giorni fa dove invece sono andati in fumo pascoli e sugherete”. Una ulteriore calamità naturale che va a sommarsi ad altri eventi che, a causa dei cambiamenti climatici, stanno costantemente colpendo l’agricoltura sarda: siccità, alluvioni, grandinate, trombe di vento, gelate, nevicate. “È fondamentale l’intervento pubblico per sostenere le aziende danneggiate dagli incendi – sostiene il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu -. Per questo occorre stimare velocemente le perdite ed attivare con altrettanta celerità strumenti che possano in parte ristorare le perdite”.

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