Ritorno a scuola, l’assessore Biancareddu: ‘Si ricomincia da liberi, senza misure anti-Covid’

“Tutti sono uguali, tutti sono contenti, tutti sono finalmente in presenza”. Con queste parole l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, saluta la ripartenza per il nuovo anno scolastico. “Finalmente – sottolinea l’esponente della Giunta – si ricomincia liberi dai troppi vincoli che hanno caratterizzato gli scorsi anni, causati dalla pandemia. Si torna alla normalità pre-Covid dunque dove i nostri ragazzi potranno riprendere le normali attività scolastiche, mettendo da parte paure e difficoltà”.

È lunga la nota dell’assessore regionale. “La nostra speranza è che quelle situazioni siano superate e che quest’anno scolastico possa tornare a essere vissuto in maniera più tradizionale. Gli ultimi anni non sono stati semplici da affrontare tra emergenza sanitaria, didattica a distanza, quarantene, isolamenti. Certamente ci sono stati momenti di grande difficoltà anche organizzativa, che ci hanno messo tutti alla prova. Un beneaugurante ritorno al vecchio sistema che consenta a tutti, personale dirigente, docenti, collaboratori scolastici a qualunque titolo, famiglie e, soprattutto, ragazzi e ragazze, bambini e bambine, di vivere le proprie giornate in un ambiente sereno, esercitando ciascuno nella maniera migliore il proprio ruolo”.

Biancareddu guarda al proprio ruolo. “Vorrei sottolineare l’impegno costante della Regione Sardegna per la scuola e per le problematiche che gravitano attorno ad essa. In particolare, mi preme ricordare che, anche per l’anno scolastico 2022/2023, in continuità con gli anni precedenti, resta fermo l’obiettivo della Regione di innalzare i livelli di apprendimento degli studenti delle scuole sarde e contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico, promuovendo azioni attuate in maniera integrata e continuativa“.

L’assessore si rivolge a tutti. “Auguro a tutti un buon anno scolastico, ricco di sapere e di emozioni – sottolinea ancora -. Oggi, più che mai, c’è bisogno di conoscenza, di sapere, di voglia di apprendere, ma, soprattutto, di guardare più serenamente al domani e la scuola rappresenta uno dei luoghi in cui si possono allargare i propri orizzonti, recuperando inoltre in voglia e la capacità di tornare a stare insieme e di socializzare, sviluppando nuovamente un senso civico e critico che è venuto meno con le lezioni in Dad.”

Biancareddu parla anche dei programmi. “Ricordo le azioni già avviate con Tutti a Iscola, con l’obiettivo di rafforzare il sistema scolastico e migliorare le competenze di base degli studenti, italiano e matematica, attraverso l’immissione nelle scuole di ‘nuovi’ docenti a supporto degli ordinari”. L’assessore non dimentica “l’utilizzo di una nuova didattica con tecnologia applicata“. In totale Tutti a Iscola vale “138 progetti completati”, inclusi quelli finalizzati “al miglioramento dell’inclusione scolastica attraverso il ricorso ad azioni di sostegno psicologico, pedagogico e di mediazione interculturale, a favore di studenti che si trovano in condizione di svantaggio, che possono avere effetti negativi sulle capacità di apprendimento”.

Infine: “La Regione Sardegna inoltre, consapevole dell’importanza della conoscenza delle lingue straniere, in particolare della lingua inglese, perseguendo sempre l’obiettivo di innalzare i livelli di apprendimento degli studenti delle scuole sarde nelle lingue straniere, a partire dall’anno scolastico 2022-2023, intende promuovere un intervento basato sulla formula dei laboratori extra-curriculari da proporre in modo strutturato ai bambini e ai ragazzi delle scuole primaria e secondaria di primo grado”.

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