Sulla scia del verdetto elettorale di febbraio, continuano a cambiare pelle i centri di potere della Regione, col centrosinistra che avanza e il centrodestra in ritirata. Tre le novità di giornata: le nomine negli staff degli assessorati sono salite da 17 a 24 (sulle 36 totali). All’Ersu di Cagliari (Ente regionale per il diritto allo studio universitario) sembra sfumare il sogno di Andrea Biancareddu: l’ex assessore all’Ambiente, indicato dall’Udc per un posto nel Cda in quota minoranza, sarebbe incompatibile. All’Agenzia regionale della Sanità, infine, si è dimesso il presidente Giorgio Pisu, altro fedelissimo del grande capo Giorgio Oppi.
Il primo nome di peso che spunta negli staff degli assessorati è quello di Franco Marras, responsabile dell’Organizzazione nel Pd sardo: il democratico è da oggi il nuovo capo di gabinetto dei Trasporti, guidati da Massimo Deiana (Pd anche lui). A questo punto il gallurese Alessandro Cossu, che sembrava in pole per ricoprire l’incarico, è il probabile consulente. Manca solo il segretario particolare per completare la terna di nomina politica.
Due caselle su tre sono decise anche al Lavoro di Virginia Mura (Pd): il capo di Gabinetto è Luca Mereu, ingegnere, ex consigliere democratico della commissariata Provincia di Cagliari. Mirko Vacca, coordinatore del Pd nel Medio Campidano, altro nome circolato in questi giorni, è il segretario particolare. Così l’assessorato entra definitivamente in quota ex-Pci-ex Ds: Mereu è vicinissimo al senatore Ignazio Angioni, Vacca al deputato Siro Marrocu.
Dopo la Programmazione (Raffaele Paci), i Lavori pubblici (Paolo Maninchedda) e le Riforme (Gianmario Demuro), partita chiusa anche agli Enti locali e all’Urbanistica di Cristiano Erriu: è ufficiale che il capo di gabinetto sia Matteo Muntoni, sindaco di Villa San Pietro, segretario comunale di professione, uomo di Paolo Fadda, come lo è Erriu. Muntoni si aggiunge al consulente Aldo Vanini e al segretario particolare Gianluigi Piano.
Staff completo pure al Turismo, Artigianato e Commercio, assessorato guidato da Francesco Morandi (Centro democratico) e contro il quale era stata sollevata la polemica per il fatto che Franco Cuccu, ex consigliere regionale Udc, indagato nell’inchiesta sui fondi ai gruppi, sia stato nominato capo di Gabinetto. Ma Cuccu è considerato uno espertissimo: per anni ha avuto in mano le deleghe del settore come assessore a Oristano e per anni ha presieduto la Confartigianato Sardegna. Antonio Usai, il consulente, è assistente di Morandi all’università, in Economia del turismo. Mario Murru, il segretario particolare, è direttore regionale di Casartigiani.
Solo due assessori su 12 – Luigi Arru (Sanità) e Donatella Spano (Ambiente) – non hanno ancora ufficializzato i propri staff. Anche se Giuseppe Pintor, nuorese, dirigente alla Asl di Olbia, viene dato come prossimo capo di Gabinetto alla Sanità. Pintor è un fedelissimo di Antonello Soro, ex Margherita, ex capogruppo Pd alla Camera, attuale Garante per la privacy. Al Lavoro, alla Pubblica istruzione (Claudia Firino, Sel) e all’Agricoltura (Elisabetta Falchi, RossoMori) manca comunque il consulente, sempre di nomina politica. Idem all’Industria (Maria Grazia Piras, Sardegna vera), dove va scelto pure il capo di Gabinetto.
Quanto a Biancareddu, sarebbe incompatibile perché è assessore uscente. La legge, infatti, stabilisce che per entrare nel Cda dell’Ersu non bisogna aver ricoperto incarichi pubblici negli ultimi due anni. Gianfranco Ganau, il presidente del Consiglio regionale al quale spetta firmare i decreti di nomina, ha comunque dato l’ok anche su Biancareddu, in attesa che si pronunci l’Ufficio legale. Nessun problema, invece, per Gianluigi Piras, il democratico di Jerzu che diventa ufficialmente un rappresentante dell’Ersu. L’ha indicato il segretario sardo del Pd, Silvio Lai. Tocca invece al governatore Francesco Pigliaru scegliere il presidente del Cda, sentito “il rettore dell’università di Cagliari”, stabilisce la legge, ma nessuna decisione è stata ancora presa.
La poltrona più importante, cioè la presidenza, si libera all’Agenzia regionale della Sanità, in teoria il braccio operativo dell’assessorato, ma non è ancora decollata: Giorgio Pisu, ex proprietario delle cliniche Tommasini di Ierzu, si è dimesso, comunicando la decisione al suo leader Oppi, il quale ha già informato il governatore Francesco Pigliaru. Pisu ha lasciato tutto pronto, compresa una pianta organica nuova di zecca, con un pacchetto di figure professionali da assumere, visto che l’Agenzia ha il compito di studiare i modelli di efficienza medico-ospedalieri.
E sempre in tema di sanità si apre un piccolo giallo: Gianluca Calabrò, il direttore generale dell’assessorato, silurato ieri dal centrosinistra, si scopre d’improvviso senza padrini. Dall’Udc dicono che Calabrò fosse una scelta di Forza Italia. Ma dal partito azzurro insistono sul fatto che l’ex top manager l’avesse voluto Oppi.
Alessandra Carta
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