Riordino della sanità, l’attacco della Uil alla Giunta: “Solo commissariamenti dei vertici senza una strategia per il futuro”

“Il disegno di legge in discussione in Consiglio regionale rappresenta un provvedimento calato dall’alto, che ignora completamente le osservazioni e le proposte delle organizzazioni sindacali. È un atto inutile e dannoso, che certifica il fallimento della politica sanitaria in Sardegna”: l’attacco arriva da Guido Sarritzu, segretario regionale Uil Sardegna, mentre è in corso in Consiglio regionale la discussione sulla riforma sanitaria. 

“Anziché affrontare i problemi reali, la Regione sceglie la scorciatoia del commissariamento, dimostrando di non avere una strategia per il futuro della sanità pubblica. L’attuale Giunta, invece di avviare una riforma seria e strutturata, sta utilizzando i commissariamenti come uno scudo politico. Questo approccio rischia di compromettere la stabilità del sistema sanitario regionale, creando una paralisi amministrativa proprio in un momento cruciale per la sua riorganizzazione”, prosegue Sarritzu. “Il Dl 40 sulla sanità sarda deve tornare in Commissione per avviare un nuovo ciclo di audizioni  con le organizzazioni sindacali considerato che il testo presentato verrà emendato e non ne conosciamo il contenuto. La gestione del Dl 40 sulla sanità sarda da parte della Regione rappresenta una grave mancanza di rispetto per le organizzazioni sindacali. Il coinvolgimento delle parti sociali è stato solo di facciata, con audizioni in Commissione che si sono rivelate una mera formalità, senza alcuna reale volontà di ascoltare le istanze di chi ogni giorno lavora nel sistema sanitario”.

I dati del monitoraggio Lea 2023 del ministero della Salute mostrano progressi per la Sardegna, che si posiziona al tredicesimo posto nella classifica generale. “Alla luce di questi risultati, il commissariamento delle aziende sanitarie rischia di bloccare ulteriormente il sistema invece di consolidare i progressi ottenuti e affrontare le criticità ancora presenti nel Servizio sanitario regionale. Una fase di transizione di questo tipo rallenterà la gestione ordinaria e la programmazione a lungo termine, con possibili ripercussioni sull’efficienza dei servizi ai cittadini”, sottolinea il segretario Uil.

Le criticità principali del disegno di legge, secondo Sarritzu, sono: il commissariamento delle Asl senza un piano strutturale, “Sostituire i vertici amministrativi non risolve i problemi di fondo: liste d’attesa infinite, carenza di personale e una sanità territoriale insufficiente”; nessuna soluzione per la carenza di personale: “Non si prevedono assunzioni né stabilizzazioni, aggravando la precarietà e l’insostenibilità dei turni negli ospedali e nei servizi territoriali”; liste d’attesa. “Il provvedimento non prevede alcun intervento per potenziare il personale medico e le risorse necessarie a ridurre i tempi d’attesa per visite, esami e interventi”; medicina territoriale dimenticata. “Le zone interne della Sardegna continuano a subire tagli e chiusure di servizi, costringendo i cittadini a spostarsi per poter accedere alle cure”; e assenza di serio confronto con le parti sociali. “Le organizzazioni sindacali hanno presentato proposte chiare e attuabili, ma la Giunta Regionale ha scelto di ignorarle completamente”.

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