Riordino della sanità, in Consiglio si prosegue a oltranza. Lavori rallentati dalle assenze in Aula, ok ad accorpamento Microcitemico-Brotzu

Prosegue senza sosta la discussione in Consiglio regionale sul disegno di legge di riorganizzazione sanitaria, voluto dalla Giunta guidata da Alessandra Todde. L’obiettivo della maggioranza è approvare il testo entro oggi, dopo giorni di dibattiti intensi e ostruzionismo da parte della minoranza. Tra le misure chiave del ddl 40 vi sono la riorganizzazione delle strutture sanitarie regionali e il commissariamento straordinario di otto aziende socio-sanitarie e tre ospedali.

Nel corso della seduta serale, la discussione si è concentrata sull’articolo 8, che prevede la creazione di tre dipartimenti specializzati: prevenzione, salute mentale e dipendenze, e riabilitazione. Di particolare rilievo è l’istituzione del Centro regionale per la Riabilitazione e lo Sviluppo dell’Autonomia (Crrsa), che avrà sede nell’Azienda Socio-Sanitaria Locale di Oristano. Un altro punto cruciale è l’inserimento di una funzione di medicina nucleare presso l’ospedale San Francesco di Nuoro.

La maggioranza si è astenuta dal dibattito, intervenendo solo per bocca degli assessori Armando Bartolazzi (Sanità) e Giuseppe Meloni (Bilancio), per rispondere alle critiche della minoranza sulle coperture finanziarie della riforma.

Un altro punto critico è l’articolo 10, che prevede il commissariamento delle otto Asl sarde, delle tre aziende ospedaliere (Arnas Brotzu, Aou Cagliari e Aou Sassari) e dell’Areus. Questo tema ha suscitato numerosi interventi da parte della minoranza, che accusa la maggioranza di voler applicare una logica di spoil system nelle nomine dei nuovi commissari.

In precedenza, il Consiglio ha approvato l’accorpamento dell’ospedale Microcitemico di Cagliari con l’Arnas Brotzu e dell’ospedale Marino di Alghero con la Asl 1 di Sassari. Questi accorpamenti fanno parte di un’ampia riorganizzazione delle aziende sanitarie locali, prevista a partire dall’1 gennaio 2026. Gli emendamenti della giunta sugli articoli 5, 6 e 7 sono stati approvati, insieme all’articolo 7 che introduce il numero unico di emergenza.

Nonostante la ferma volontà della maggioranza di approvare la legge entro oggi, i lavori in Aula sono stati rallentati nelle ore mattutine a causa delle numerose assenze tra le fila della maggioranza, dovute anche alla concomitante visita del leader della Cgil Maurizio Landini alla Fiera di Cagliari. Questo ha portato alla mancanza del numero legale durante le votazioni sugli emendamenti all’articolo 5.

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