L’obiettivo è fare chiarezza. Con i numeri e con la prospettiva che vuol dire “mappa delle aree idonee per le rinnovabili”. È uno dei nodi che la Giunta regionale deve iniziare a sciogliere dopo la pausa ferragostana. L’elemento cruciale per definire dove e quanti impianti rinnovabili installare.
Il percorso è già iniziato con la delibera e poi con le integrazioni cui hanno fatto seguito i primi incontri con i rappresentanti degli Enti locali, Anci compreso. Un argomento che alimenta dibattito in Consiglio regionale, anche alla luce dell’impugnazione da parte del Governo della moratoria che sospende le nuove iniziative per i prossimi 18 mesi. Proprio attorno alla questione progetti e nuove iniziative ruota la discussione. Nella corsa alle rinnovabili, l’ultimo report di Terna registra 624 richieste di connessione (547 solare, 248 eolico on shore e 29 eolico off shore). E mentre emergono iniziative per bloccare quello che è stato definito “l’assalto” alla Sardegna, dalla Regione arriva un chiarimento sullo stato dell’arte, ossia quanti degli impianti autorizzati hanno già iniziato i lavori prima del 3 luglio e pertanto non sono al momento bloccati dalla legge 5.
La chiarezza dei numeri, come sottolineano i viale Trento. “Purtroppo fino a poco tempo fa i numeri che sarebbero dovuti essere a disposizione in Regione non lo erano – ha detto la presidente Alessandra Todde– . Abbiamo dovuto recuperarli da fonti dati disomogenee che stiamo lavorando per rendere strutturate e immediatamente di supporto così da prendere decisioni ancora più puntuali”.
Quanto ai dati: gli impianti con comunicazione di inizio lavori già avvenuta prima del 3 luglio 2024 sono 37 di cui. Di questi, 4 progetti riguardano impianti eolici autorizzato autorizzato nel 2015, 1 nel 2020, 1 nel 2021, 1 nel 2022. Nell’elenco ci sono 33 progetti fotovoltaici, 1 dei quali autorizzato nel 2019, 3 nel 2020, 21 nel 2021, 7 nel 2022, 1 nel 2023.
Nulla a che fare quindi con la norma impugnata dal Governo ma per i quali si annunciano controlli a tappeto. “Per tutti questi impianti – ha annunciato la presidente -il corpo forestale, che ringrazio, sta procedendo col verificare quanti abbiano realmente iniziato i lavori e se siano presenti violazioni – ha sottolineato ancora la presidente”.
Poi, guardando le date relative al via libera delle concessioni l’affondo verso chi ha preceduto l’attuale amministrazione regionale. “Dispiace davvero che non passi il concetto che stiamo in tutti i modi cercando di porre rimedio al disastro creato dall’inadeguatezza di chi ci ha proceduto, ma – ha proseguito – non ci faremo certo fermare da chi utilizza la disinformazione per gettare discredito sul nostro impegno, influenzando le coscienze di chi non ha i mezzi per informarsi adeguatamente o di chi semplicemente non ha alcuna intenzione di farlo”. Dalla prossima settimana, comunque, ripartiranno le interlocuzioni e il percorso per la definizione delle aree idonee. L’obiettivo è chiudere la partita il prima possibile.
d.ma.