L’attività politico istituzionale è ripartita. Due i nodi da sciogliere per la maggioranza: rinnovabili e sanità. Nel primo caso, si parte spediti, perché l’obiettivo è bruciare le tappe e chiudere “al più presto” la partita delle aree idonee. Lunedì la prima tappa del cammino propedeutico all’individuazione delle aree idonee con gli incontri tra gli esponenti dell’esecutivo, la presidente Alessandra Todde, l’assessore all’Industria, Emanuele Cani, l’assessore agli Enti locali, Francesco Spanedda, e gli amministratori locali a Sassari e Olbia.
“L’incontro di ieri – fa presente Cani – è servito, innanzitutto, a fare chiarezza sull’attuale situazione, così come ci è stata colpevolmente lasciata a causa dell’immobilismo del governo regionale precedente, sia sul merito e su tutti gli aspetti inerenti alla politica energetica che vogliamo attuare. Il tutto per dare una programmazione e una autonomia energetica a una regione che dipende ancora, prevalentemente, dalla produzione di due centrali a carbone e da una centrale una che utilizza i derivati del petrolio“.
Non solo, l’esponente dell’esecutivo Todde ha poi ricordato gli incontri con i numerosi amministratori locali che “preoccupati per il futuro energetico ed economico delle proprie comunità e per la tutela del paesaggio regionale, vogliono capire e contribuire a gestire, in un rapporto istituzionale con la Regione, questa fase importante sulle fonti energetiche rinnovabili”. E mentre si programma e arricchisce di appuntamenti il calendario di assemblee pubbliche, la maggioranza lavora alle scadenze. Per giovedì è convocato un vertice di tutti i capigruppo della coalizione in Consiglio regionale con la presidente per discutere di eolico e fotovoltaico. Lo stesso giorno gli assessori Cani, Spanedda e Rosanna Laconi saranno sentiti in audizione dalle Commissioni quarta e quinta in seduta congiunta. All’orizzonte ci sono poi altre questioni da affrontare. Una su tutte, la sanità. C’è da definire il Ddl approvato dalla Giunta. In programma il cambio dei vertici delle aziende sanitarie con l’arrivo dei commissari.