Tutto in divenire, con all’orizzonte il piano energetico regionale che dovrà tenere conto sia delle esigenze domestiche sia di quelle del mondo produttivo. E in questo caso il tetto dei 6,2 gigawatt potrà essere rivisto. Ad affermarlo al termine dell’audizione nella riunione congiunta delle commissioni Ambiente e Attività produttive al Consiglio regionale è l’assessore all’Industria, Emanuele Cani. “Quello sarà lo strumento attraverso cui noi valuteremo esattamente quelle che sono le esigenze reali della Sardegna, non solo ovviamente per il comparto domestico ma soprattutto per il comparto industriale”.
Non solo, l’esponente dell’esecutivo ha anche chiarito che “il conteggio della quota, assegnata in ragione delle alte emissioni inquinanti prodotte dall’Isola per le sue due centrali a carbone, decorre dal 2021, anno di approvazione del decreto Draghi e che nel suo computo entra anche tutta la produzione di energia idroelettrica, che inevitabilmente farà diminuire il tetto di quella da eolico e fotovoltaico”. Nel cronoprogramma delle attività portate avanti dalla Regione anche la predisposizione e scrittura del Piano energetico regionale che prevede, tra le altre cose, la costituzione della società energetica regionale.
“Un soggetto giuridico che vuole essere anche grossista per l’energia, cioè vuole provare a superare quel problema di cui si parla tanto, e cioè che di tutta questo grande partita dell’energia purtroppo non rimane nulla nelle tasche dei sardi”. Vanno avanti, intanto, le attività per l’individuazione delle cosiddette aree idonee. Ieri l’incontro con i sindaci della città metropolitana di Cagliari. “Il termine ‘aree idonee’ potrebbe erroneamente suggerire una lottizzazione dell’isola a favore di alcune fonti energetiche – ha chiarito l’assessore agli Enti locali, Francesco Spanedda -, mentre quello che ci interessa è la creazione di un sistema in cui un’ampia tutela del territorio conviva con un numero ridotto di aree, individuate tra quelle che non comportano il consumo di suolo e siano già compromesse”.