Rimpasto di Giunta promesso da Solinas, tutto tace: i partiti aspettano la chiamata

Christian Solinas l’aveva (ri)promesso prima della Finanziaria: subito il rimpasto della Giunta dopo l’approvazione della manovra 2022. Il documento contabile ha ottenuto il via libera dal Consiglio regionale la scorsa settimana, ma ancora tutto tace. Stavolta, però, i partiti non sono disposti a farsi passare sopra la testa il lassismo del governatore.

Era infatti maggio del 2021 quando Solinas aveva assicurato il rimpasto. Allora il capo della Giunta vincolava il cambio della squadra di governa all’approvazione della legge sui maxi staff (che peraltro è sinora un’arma spuntata). Stando a quanto riporta l’Ansa, ci dovrebbe essere un vertice di maggioranza la settimana prossima. Massimo entro il 20 marzo. Ma per il momento – e sono le 14.36 – convocazioni ufficiali non ce ne sono.

In ogni caso non sarà un rimpasto profondo: nella coalizione di governo si parla di cinque sostituzioni massimo. I posti a rischio potrebbero essere Ambiente, Industria, Enti locali, Agricoltura e forse Lavori pubblici. Qualcuno dovrà fare un passo indietro per consentire a Udc-Cambiamo-Italia Viva – sei consiglieri nell’Assemblea – di avere un secondo posto in Giunta.

L’Ambiente è al momento in mano ai Fratelli d’Italia, con Gianni Lampis, e potrebbe diventare il secondo assessorato dello scudo crociato. L’Industria, con Anita Pili, è oggi una quota di Sardegna 20venti. Gli Enti locali sono in mano al Psd’Az con Quirico Sanna; l’Agricoltura è in quota Solinas con Gabriella Murgia; i Lavori pubblici sono gestiti dai Riformatori con Aldo Salaris.

C’è anche la possibilità di una staffetta interna al Psd’Az negli assessorati di riferimento, in ogni caso più agli Enti locali-Urbanistica che al Turismo. Molto, insomma, dipenderà dalle richieste dei centristi. Nella stessa partita rientrano anche le nomine delle direzioni generali rimaste vacanti: Ambiente, Enti locali, Corpo Forestale.

Intanto la maggioranza di centrodestra resta avvitata nelle sue lite: in Consiglio regionale è slittata a data da destinarsi l’elezione del presidente della commissione Autonomia. Il problema è il mancato accordo interno sul successore di Pierluigi Saiu che ha dovuto lasciare per il ruolo di capogruppo della Lega. Anche questa partita – rimbalza a Palazzo – dovrebbe essere chiusa in concomitanza con la verifica di Giunta.

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