Rimpasto della Giunta, il Psd’Az sotto scacco di Solinas: la geografia del partito

Alessandra Carta

di Alessandra Carta

La lentezza delle decisioni sta diventando la cifra nel rimpasto in Giunta, una promessa che Christian Solinas ha fatto da un anno, ma il cambio nella squadra di governo tarda ancora ad arrivare. Anche sul piano formale manca un tassello: da ormai due settimane il presidente della Regione non si decide a incontrare il Psd’Az. Il faccia a faccia è saltato almeno tre volte. In questi giorni circolava l’ipotesi di martedì 26 aprile, ovvero domani, ma conferme non ce ne sono.

Non è un fatto di iella (né di impegni istituzionali sopraggiunti) il rinvio continuo del bilaterale tra Solinas e il proprio partito. Esiste un nodo politico che sta impedendo l’incontro. Nei Quattro Mori non c’è accordo su come gestire i tre assessorati che ha il partito. Attualmente le deleghe sono in mano a Gianni Chessa, Quirico Sanna e Gabriella Murgia. Solo Chessa, tiolare del Turismo, è passato dalle urne (e infatti è anche consigliere regionale). Sanna e la Murgia, rispettivamente all’Urbanistica e all’Agricoltura, sono due nomine tecniche decise da Solinas. Ma adesso stanno strette al partito, proprio perché sono cresciute le ambizioni di chi alle urne del 2019 ha messo la faccia.

Per provare a giocare d’anticipo, nei giorni scorsi Solinas e il suo entourage hanno fatto filtrare una proposta di accordo interno al Psd’Az, ovvero uno schema a tre, con una delega decisa dal gruppo del Consiglio, una dai fedelissimi di Solinas e un’altra rappresentativa del dissenso interno ai sardisti. Probabilmente Solinas si aspettava di essere tirato per la giacchetta. Invece se lui non fa le mosse e prende finalmente decisioni, dal guado non si esce, stanno dimostrando gli eventi.

Per queste ragioni, nemmeno la data di domani potrebbe essere quella buona perché sul rimpasto della Giunta arrivi l’accelerata. Il problema più grosso da gestire riguarda il Gruppo dell’Aula che risulta addirittura diviso in tre: nella corrente che fa riferimento a Solinas, ci sono lo stesso Chessa, Nanni Lancioni, Elena Fancello e Domenico Gallus. E qui c’è il primo problema perché l’attuale assessore al Turismo non vuole lasciare la Giunta, ma Lancioni punta a fare il salto nell’Esecutivo. Peraltro: entrambi sono di Cagliari, quindi solo uno dei due può essere assessore in quota Sud Sardegna nello stesso momento.

La seconda corrente interna fa capo a Franco Mula, il capogruppo dei Quattro Mori. Con l’ex sindaco di Orosei ci sono Alfonso Marras, Giovanni Satta e Piero Maieli. Infine ecco Stefano Schirru e Fabio Usai che sono i neutrali del Psd’Az, ma comunque con un peso per via di questa posizione ai margini della belligeranza interna.

Vien da sé che la situazione sia complicata: i sardisti dell’Aula possono esprimere un solo nome sui tre assessorati del Psd’Az, ma per accontentarli ce ne vorrebbero almeno due. Sanna, poi, si aspetta che Solinas lo confermi in virtù della fedeltà dimostrata in questi tre anni. La Murgia, ugualmente, non vorrebbe andare a casa.

Una decisione va presa, anche perché l’Udc di Giorgio Oppi aspetta da un anno il secondo assessorato in virtù dei sei scranni in Consiglio. Presto dovrebbero essere cinque, visto che esce di scena l’onorevole di Cambiano, Antonello Peru. Ma lo scudo crociato resta il terzo partito più numeroso della coalizione, ragion per cui non può avere lo stesso numero di deleghe di Riformatori e Sardegna 20venti che invece in Aula hanno molto meno peso. Domani si saprà con certezza se Solinas vede finalmente i suoi, oppure il rimpasto resta una telenovela politica ormai piuttosto noiosa.

Alessandra Carta

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