La riforma sanitaria che elimina la Asl unica e ripristina le otto Aziende sanitarie nei territori ha ottenuto il primo via libera in commissione Sanità del Consiglio regionale. Un’approvazione tutt’altro che serena visto che per un momento c’è stato il rischio che il centrodestra perdesse voti fondamentali per avere la maggioranza. Alla fine il testo è passato con sei voti favorevoli e quattro contari, con l’astensione di Michele Cossa, esponente dei Riformatori: “È necessario un incontro in maggioranza per approfondire sul piano tecnico una serie di aspetti – ha detto Cossa – occorre far chiarezza sul rapporto tra Ares e Asl, considerato che non è sufficientemente chiara la ripartizione dei compiti”. In secondo luogo, “vorremmo capire quanto la Regione intenda investire sulla telemedicina e tante altre questioni di dettaglio nelle pieghe della legge”.
I segnali di una spaccatura, però, ci sono stati durante i lavori del parlamentino quando i consiglieri del Psd’Az, Nanni Lancioni e Stefano Schirru, hanno dichiarano l’intenzione di astenersi. Senza i voti dei sardisti si sarebbe verificata una situazione di pareggio con un’evidente rottura all’interno del centrodestra. È servita oltre un’ora di interruzione e di chiarimenti per ricucire lo strappo e i due consiglieri regionali hanno votato a favore. Adesso scattano i tempi tecnici: se l’opposizione chiederà i dieci giorni per la relazione di minoranza, allora il testo arriverà in Aula non prima del 10 agosto.
