Riforma sanità, il sindaco di Alghero: “Non ci accontentiamo”

“Il territorio deve avere garantito il diritto alla salute a partire dal riconoscimento del Primo livello. La proposta della Giunta regionale va nella direzione giusta ma non ci possiamo accontentare. Sia come conferenza provinciale, che come distretto sanitario, faremo tutta la nostra parte per ottenere la modifica del testo”. Lo ha ribadito il sindaco di Alghero, Mario Bruno, in occasione dell’incontro organizzato dal Partito democratico per discutere sulla proposta di rete ospedaliera regionale approvata dalla Giunta che conferma tutte le discipline e servizi già esistenti, prevedendo l’attivazione della funzione di Semintensiva generale e le discipline di Oncologia e Lungodegenza.

“Non ci accontentiamo e non ci fermiamo, l’attenzione rimarrà comunque altissima” ha detto Bruno, che nei giorni scorsi aveva incontrato a Sant’Anna il commissario Asl e i Primari sanitari. Ospiti dei segretari cittadino e provinciale del Pd, Mario Salis e Gianpiero Cordedda, alla presenza tra gli altri del senatore Silvio Lai, gli amministratori di Ozieri, Ittiri e Thiesi. I tre territori che insieme ad Alghero formano il nuovo presidio sanitario individuato nella rete ospedaliera e che oggi chiedono lo sforzo di tutti i consiglieri regionali per veder riconosciuti i propri diritti. “Si è fatto un importante passo avanti ma non basta, la provincia di Sassari ha diritto al presidio di Primo livello in tempi rapidi”, ha precisato Bruno ripercorrendo le tappe che hanno portato all’approvazione del testo e sottolineando le gravi criticità che ancora caratterizzano l’offerta sanitaria algherese. “Servono scelte chiare anche sugli investimenti strutturali perchè l’ospedale Civile nonostante gli interventi programmati non raggiungerà mai gli standard di sicurezza richiesti” ha concluso il sindaco di Alghero, sollecitando l’immediata correzione dell’attuale classificazione in semplice “emoteca” del Centro Trasfusionale.

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