“Si tratta dell’ennesimo schiaffo alle Regioni, impugneremo sicuramente il decreto ministeriale, posto che non abbiamo ancora visto il testo”. Non nasconde la rabbia Ilaria Portas, assessora all’Istruzione della Regione Sardegna, commentando il decreto legge sul dimensionamento scolastico approvato due giorni fa dal Consiglio dei ministri, provvedimento che dispone che le regioni che non hanno ancora adottato i piani di dimensionamento possano farlo entro dieci giorni dall’entrata in vigore del decreto stesso.
“Si tratta di un ricatto bello e buono nei confronti delle Regioni – spiega Portas ai cronisti prima dell’audizione, stamane, nella commissione Cultura del Consiglio regionale -. Perché se noi, così come altre Regioni che hanno dimensionato solo parzialmente o per nulla, ci adeguiamo a quelli che sono i numeri del ministero, allora avremo queste famose premialità. In caso contrario saremo forse puniti?”.
Tutti gli assessori regionali all’Istruzione “hanno cercato in questi mesi di avere un confronto con il ministro Giuseppe Valditara per intervenire sul dimensionamento almeno su numeri reali dei vari territori: non c’è stata nessuna apertura. Poi la decisione di portare in Consiglio dei ministri un altro decreto sul dimensionamento, che praticamente assicura premialità in termini di vicepresidi, di personale Ata, di numero degli alunni nelle classi”, attacca l’assessora. Premialità, ricorda Portas, “che vengono concesse solo alle regioni che si adeguano ai parametri del governo. Noi diciamo no”. Oggi, in commissione, “e sulla base di questi nuovi elementi, definiremo anche la linea della Regione Sardegna su questa vicenda- spiega l’assessora-. Perché a questo punto potrebbero esserci ulteriori sviluppi rispetto alla delibera che abbiamo già approvato in sotto numerario”.
Non è accettabile per Portas “che queste proposte vengano avanzate in seguito a quelle che sono state le decisioni delle Regioni. Era possibile farlo prima, sulla base della contrattazione portata avanti a giugno, luglio e agosto con il ministero”. Valditara, insiste Portas, “ha sollevato un muro rispetto a questo problema, e mi sembra di capire che invece le soluzioni si sarebbero potute trovare”. (Dire)