Energia e metano, infrastrutture, continuità territoriale e vicende legate a Meridiana e al Sulcis. Poi ancora turismo e agroalimentare. Sono questi i temi che saranno affrontati tra fine estate e inizio autunno dal governo e dalla Regione Sardegna. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi durante il suo intervento alla riapertura del cantiere dell’ospedale Mater Olbia e dopo un incontro con il governatore Francesco Pigliaru. “Ci rivedremo a settembre – ha spiegato – al lavoro ci sarà un gruppo congiunto di esperti su temi strutturali. Non è possibile che la Sardegna abbia le ferrovie il doppio più scadenti del resto d’Italia. Non ci sono cittadini di serie A e di serie B, perché le tasse sono uguali a Roma e in Sardegna. Non vorremmo più parlare di temi ma di soluzioni”, ha chiarito. E ha aggiunto: “Trovo vergognoso che si siano passati anni senza sbloccare il cantiere a La Maddalena: è una vergogna nazionale. Lo andremo a sbloccare. L’Italia è molto più forte dei pasticci degli anni passati – ha ribadito – Dopo anni di stanchezza e delusione dobbiamo voltare pagine e il Mater Olbia rappresenta uno dei simboli, ma stiamo vedendo tante altre storie positive”.
Renzi è arrivato al cantiere dell’ospedale nel primo pomeriggio, dove ha avuto il suo primo bagno di folla nell’Isola da presidente del Consiglio. Passando tra la gente è stato fermato da un tifoso della Fiorentina, con tanto di maglia viola, e ha scambiato qualche battuta sulla formazione della squadra. Poi ha salutato i bambini disabili delle associazioni ‘Villa Chiara’ e ‘Un incontro e una speranza’. Poco prima dell’inaugurazione del cantiere sono stati suonati gli inni nazionali del Qatar e dell’Italia, cantati dai bambini della scuola San Vincenzo di Olbia, ed è stato proiettato un video con immagini del Qatar e della Sardegna e il rendering del nuovo ospedale. Il presidente del Consiglio ha scritto su Twitter: “Oltre un miliardo di investimenti dal Qatar e si sblocca finalmente il Mater Olbia. Prezioso non solo per la Sardegna #lavoltabuona”.
Il premier tornerò nell’Isola a settembre, per una visita nel Sulcis, una delle aree industriali più in crisi. Lo hanno annunciato i sindacati dell’Alcoa di Portovesme, al termine dell’incontro a loro riservato dal premier. “Renzi ci ha detto che a settembre sarà a Portovesme per la riapertura dello stabilimento”, ha detto all’ANSA Daniela Piras, segretaria territoriale Uilm. Sarebbe ormai ad un passo, infatti, l’accordo con la Glencore.
“Basta lamentarsi e piangersi addosso”, ha aggiunto. “La globalizzazione deve essere una grande opportunità per Italia, ma bisogna avere il coraggio di cambiare. Da qui al 2020 ci saranno 800 milioni nuovi consumatori nel mondo, che vogliono prodotti belli, di qualità, che chiedono di più all’Italia, che era deve scegliere da parte stare e diventare un paese capace attrarre capitale, non finanziario ma umano”.
Il dialogo con investitori esteri potrebbe non fermarsi alla realizzazione del nuovo ospedale. “La nostra capacità di dialogo può essere occasione di ulteriori investimenti e di creazione altri posti di lavoro”, ha auspicato il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, nel suo intervento di saluto. “E’ un momento di grande soddisfazione – ha sottolineato il governatore – per chi crede nella capacità ‘di fare’ della nostra Regione e nella capacità del sistema Sardegna, Giunta e Consiglio, di dare una risposta all’investitore in tempi rapidi, poco più di due mesi, a proposte di investimento convincenti che creano posti di lavoro e portano servizi di alta qualità”. “Essere credibili – ha aggiunto – è un elemento fondamentale per attrarre investimenti certi”. Pigliaru ha anche spiegato che “il governo ha lavorato con tenacia per superare numerosi ostacoli” e che le riforme che l’esecutivo sta portando avanti “sono importantissime per fare quello che stiamo facendo noi, cioè attrarre investimenti e creare lavoro”. “La velocità del governo – ha osservato ancora il governatore – è quella giusta: molte cose vanno cambiate, a partire dal diritto fallimentare, dando certezza agli investitori”.
“La città di Olbia scrive la storia e oggi pone fine ad un capitolo aperto 30 anni fa per merito di menti illuminate”. Il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, ha dato così il benvenuto al premier, ai rappresentanti del Qatar e a quelli delle istituzioni e cittadini per l’inaugurazione del cantiere. “Questa collina sarà in grado di dare speranza” ha detto. Giovannelli ha ringraziato il Qatar, “che ha creduto nel progetto” e la Santa Sede, “per il supporto dato per un opera così meritevole”. Tra i ringraziamenti anche chi, 30 anni fa, diede vita al progetto, la Fondazione Monte Tabor. “Grazie al presidente Renzi e al ministro Delrio – ha continuato – che hanno favorito questa iniziativa di grande valore per l’intera comunità sarda. E grazie a tutta la politica che ha saputo tenere accesa la fiammella della speranza”. Ma in una giornata di festa, “che da sindaco vale la pena vivere”, Giovannelli ha rivolto un pensiero alle vittime dell’alluvione. “A chi – ha concluso il sindaco ricordando l’alluvione di un anno e mezzo fa – nel novembre 2013 ha perso la vita e a quelle persone che, ancora, attendono una risposta adeguata, esattamente come quella data dal governo per il Mater Olbia. Perché la città ha alzato la testa, ma ha bisogno di serenità e sicurezza”.
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